Le banche italiane hanno pių poteri dello Stato e la maggioranza dei direttori sono disonesti.
Scritto da Enzo   
mercoledė 31 ottobre 2007

 

WWW.ROBEDAMATTI.NET              Cesena, 11 agosto 2010 (Aggiornamento).

Una segnalazione-denuncia di www.robedamatti.net, inviata 10 mesi fa al Prefetto di Forlì-Cesena ha fatto scattare le operazioni di commissariamento del Credito di Romagna.

In soli sei anni, quella che era una “banchetta di quartiere”, a furia di dissanguare i cittadini e di operare in maniera disonesta, ha accumulato sontuosi capitali che gli hanno consentito di aprire filiali a destra e a manca. Ora però, sono stati colti con le mani nel sacco e dovranno pagare penalmente per tutte le loro malefatte, che vanno dalla mancanza di trasparenza al riciclaggio tra Italia San Marino. 

L’augurio di WWW.ROBEDAMATTI.NET?

Quelle persone che si sono vergognosamente arricchite, negando aiuti alle piccole imprese, alle famiglie, agli operai ed ai pensionati, non meritano nessuno sconto e devono morire in una prigione umida, buia e senza servizi igienici.                                                                                                                                                                       Enzo Cusmà.

 

Per un uomo di consumata esperienza, parlare di una giovane banca e di un suo altrettanto giovane

ed acerbo dipendente, non è mai cosa facile, ma quando il diretto interessato, con o senza buona

fede oltrepassa i limiti consentiti ed usa il suo comodo potere per intimidire o addirittura fare del

male a chicchesia, è giusto quantomeno fermarlo, portarlo alla ragione ed insegnargli come si fa a 

stare al mondo.

Un fatto di straordinaria infamità, commesso da un aspirante usuraio, è accaduto nella filiale

del Credito di Romagna di Cesena. I dirigenti di quella banca, Cera Pino e Maccaferri Alessandro

dopo una normalissima discussione avuta con un onesto e conosciuto imprenditore della zona, per

un banale fuori conto di 3.000,00 €, hanno avuto il barbaro coraggio e l’assoluta mancanza di

intelligenza di invitare  il cliente a rivolgersi ad un altro istituto di credito per chiedere il denaro

necessario per rientrare dal fuori fido. Il cliente però, come sempre accade, quando ti trovi a

discutere con chi non vorresti mai vedere e sentire, con un po' di rabbia e tanta delusione

ha preferito togliere l’incomodo, ma gli intrepidi direttori non hanno gradito la sacrosanta

decisione, tanto che per completare la loro disonesta bravata, con cattiveria inaudita, hanno

disonestamente deciso di dare il via alla procedura di protesto. Vergogna!  Non è di

questi individui che la società ha bisogno, né di questi rovina famiglie! Chi commette simili ingiustizie,

dovrebbe essere subito spodestato con forza e fatto morire lentamente su un "trono" come questo

(foto sotto), in modo che prima o poi, gli altri che lo sostituiranno, capiscano cosa vuol dire non

arrivare alla seconda settimana del mese ed essere dissanguati continuamente e disonestamente

da gentaglia col pelo nel cuore come loro.

Sample Image     

Un'altro fatto curioso, più unico che raro è accaduto sempre nella filiale della stessa banca Credito

di Romagna di Cesena, dove un cittadino, presentatosi all'appuntamento col direttore di turno

per trattare gli eventuali interessi che la banca sarebbe stata disposta a pagare per il deposito

di una cospicua somma, ad un certo punto, con stupore ed evidente imbarazzo, si è accorto

che il direttore dormiva profondamente. Facendo buon viso a cattiva sorte ed avendo cura

di non disturbare i suoi eventuali sogni, gli ha lasciato, sulla scrivania, il seguente biglietto:

"BUON RIPOSO! HO AVVERTITO I SUOI DIPENDENTI DI NON DISTURBARLA PER LE PROSSIME

48 ORE". 

                                                                                                                enzo cusmà