Elezioni anticipate? Fuori dal governo Bossi e i suoi tirapiedi, Tremonti compreso.
Scritto da Enzo   
venerd́ 06 agosto 2010

 

www.robedamatti.net                Cesena, 7 agosto 2010. 

Ci risiamo! I razzisti-secessionisti voluti caparbiamente al governo da Silvio Berlusconi, hanno trascinato l’Italia in un baratro spaventoso e ora si annunciano nuove ed inopportune elezioni anticipate.

       Dimmi con chi vai e ti dirò chi sei.      

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Quando gli italiani premiarono Berlusconi, riversando un oceano di voti sul suo partito, lo fecero perché convinti di non essere mai governati dal razzista-secessionista Bossi e dai suoi tirapiedi. Berlusconi, però, con molta fretta e poco zelo non si è smentito ed ha rispolverato il suo antico credo: 

Questo voglio, così ordino, e sia il voler mio in luogo d’argomento. 

Si liberò dalla palla al piede Casini, l’unico moderato del suo governo e, per ricambiare la “cortesia” agli italiani che l’hanno votato, ingaggiò i secessionisti Bossi, Calderoli, Maroni, Zaia e Cota, cadendo così dalla padella nella brace e finendo di rovinare l’Italia e gli italiani, già messi in ginocchio da D’Alema, Visco, Bersani e Pecoraro Scanio. 

E’ due volte colpevole chi nega la propria colpa. 

La ripresa dell’economia che già da un anno dicono essere risolta, non c’è stata. 

Le fabbriche continuano a chiudere i battenti in Italia per riaprirli all’estero, creando sempre più disoccupati e miseria. 

Gli uomini, le famiglie e l'intera società già duramente colpiti dalla crisi, devono subire, da parte dello Stato, il quotidiano incitamento al gioco d'azzardo, che oltre a creare altra disperazione, delinquenza e malattie nervose, senza ombra di dubbio trasformerà la nostra società in peggio e la renderà molto violenta.

L’assoluta mancanza di controlli dei prezzi (un caffè costa quanto una bottiglia di buon vino, una bottiglia d’acqua minerale di 75 cl costa quanto due litri di benzina), ha fatto sì che molti commercianti si sentano autorizzati ad imporre i prezzi che vogliono, rendendo la vita impossibile alle famiglie, ai pensionati ed ai lavoratori dipendenti che non riescono ad arrivare a metà mese.  

Le lunghe e vergognose attese per un esame clinico, l’incomprensibile innalzamento delle sanzioni pecuniarie per presunte infrazioni al codice della strada, con particolare riferimento alle multe selvagge, la nuovissima TASSA DISSUASIVA ( 30,00 + 8,00 €) per chi vuole presentare un ricorso al Giudice di Pace, e altre migliaia d’ingiustizie partorite per colpire i cittadini d’ogni ceto, devono convincere gli italiani che è ormai ora di dire a Berlusconi e ai suoi ministri da una parte ed a Bersani e d'Alema dall'altra:

... Ci rivedremo a filippi.  

La recente vendetta messa in atto da Berlusconi e Bossi ai danni di Fini, ha fatto sì che il governo arrivasse al capolinea con le ore contate. Resta però un grosso interrogativo: Come reagiranno gli italiani martoriati e presi continuamente in giro sia dalla destra secessionista sia dalla sinistra litigiosa e senza un  leader con le palle?

Questo interrogativo è tanto importante quanto preoccupante, perché la mancanza di un rassicurante soggetto politico forte e capace di sostituire le solite venti facce che ci governano da 30 anni e soprattutto la vergognosa presenza dei razzisti-secessionisti al governo del paese, ha totalmente indispettito e disorientato anche il più saggio degli elettori italiani. 

La reazione di un popolo sottoposto a continui sacrifici, l’unione del paese messa in discussione dai secessionisti e le notizie su ministri e politici disonesti, non serve a dare né serenità né sicurezza per il futuro dei nostri figli. Rimbocchiamoci quindi le maniche e convinciamoci che: 

Dove perde il leone può vincere la volpe. 

… Il ruolo di volpe e la vittoria finale, come sempre, restano legate alla reazione, alla maturità ed all'intelligenza dell'elettore.                                                                                                         

                                                                                                    Enzo Cusmà.