Ennesima strage di multe selvagge.
Scritto da Enzo   
marted́ 06 settembre 2011

 

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Ennesima strage di multe selvagge.

Dov’è il buon senso ed il rispetto per i cittadini? Mentre il sindaco e due vigili a cavallo intrattengono il pubblico, il comandante dei vigili urbani di Cesena coordina “l’assalto”. 

Continua la caccia alle auto di chi si reca allo stadio per assistere a una partita di calcio del Cesena, di chi va all’ippodromo del Savio e di chiunque “osa” recarsi ad uno spettacolo che richiama molte persone. 

Vergogna, vergogna e ancora vergogna!

Sabato 3 settembre 2011, all’ippodromo del Savio di Cesena, si è disputata la prestigiosafinale del campionato europeo di trotto che, come sempre, pur essendo un pericolosissimo luogo per giocatori d’azzardo, spesso non conosce crisi. La manifestazione richiama migliaia di persone e da’ la ghiotta possibilità di apparire a quei vanitosi, bisognosi di recuperare il potere, il prestigio e la credibilità che hanno perso con il malgoverno e le loro continue malefatte. 

Nella pista ovale, di fronte alle tribune, c’erano tutti i rappresentanti della provincia di Forlì Cesena, prefetto compreso. Quelli che saltavano subito all’occhio però, erano il sindaco di Cesena Paolo Lucchi che faceva gli onori di casa e due vigili urbani a cavallo immobili al margine della pista che non si è mai capito cosa intendessero fare e chi volessero rappresentare. A un certo punto, prima dei canonici fuochi d’artificio (unico spettacolo degno d’essere visto), ecco il solito, nauseabondo colpo di scena:

Mentre il sindaco ed i due vigili a cavallo intrattenevano le migliaia di persone presenti, all’esterno dell’ippodromo altri due vigili urbani, a 28 giorni esatti dalla prima strage di multe, sono ritornati sul posto e con la solita azione fulminea hanno seminato multe a destra ed a manca. Complimenti comandante Grippo, anche questa volta è riuscito a rendersi antipatico e insopportabile.

                                                                                                                     Enzo Cusmà.