Multare o non multare...
Scritto da Enzo   
giovedì 04 ottobre 2007

 

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Guardando questa foto si capisce subito che ci troviamo di fronte a due situazioni piuttosto imbarazzanti che i vigili risolvono nel modo seguente:

Sample Image

- nel primo caso, il vigile, con tanta pignoleria sta multando un’auto che presumibilmente ha il disco orario col tempo scaduto, ( la sosta è consentita solo per 30 minuti ) ma visto che nell’area
  del parcheggio a tempo vi sono altri posti liberi e che non esiste una situazione di disaggio per altri eventuali utenti, sembra proprio che quell’auto dia fastidio solo ai due vigili urbani;
- nel secondo caso, si stanno commettendo una serie di violazioni al codice della strada molto più
  gravi e pericolose della precedente infatti, sulla stessa direzione dell’auto multata, si vede un’altra autovettura che sta commettendo le seguenti quattro infrazioni:
  . viaggia in una pista ciclabile costruita sulla direzione opposta a quella che vediamo chiaramente sulla sinistra della foto ( lo stato di pericolosità per l’incolumità dei ciclisti è altissimo e lo ha 
segnalato, in un recente dibattito svoltosi nella sala del consiglio comunale, anche una cittadina attenta come la signora Elisa Zampa);
  . circola completamente a sinistra;                        
  . impedisce la svolta  a destra a chi proviene dalla sua sinistra creando il pericolo di uno scontro frontale;
  . svolta a sinistra per immettersi in una strada di grande comunicazione ( via Emilia ) nonostante il divieto.
Ma quello che stupisce e lascia senza parole è che la vigilessa, come si capisce dalla foto, vede tutto e non tenta neanche di portare il fischietto alla bocca. Buonsenso? A modesto parere del sottoscritto,
se buonsenso vi è stato, non andava applicato in una serie di infrazioni del genere, dove il minimo che richiedevano era il ritiro della patente vita naturale durante, ma viceversa, andava applicato alla violazione precedente e cioè a quella vettura che non creava alcun pericolo e che l’unica colpa da
poterle contestare era quella di aver sostato 5/10 minuti più del previsto.

                                                                                                       e. cusmà