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  • ELEZIONI, COME PUNIRE GLI IMBECILLI Stampa E-mail
    Scritto da Enzo   
    mercoledì 16 luglio 2008

     

     

    WWW.ROBEDAMATTI.NET          Aggiornamento continuo

     

    Elezioni del 25 maggio 2014: Come punire gli imbecilli che vogliono il potere a tutti i costi soltanto per dominare e far morire di rabbia gli onesti cittadini

     

    CHI NON SI SENTE RAPPRESENTATO DAI PARTITI POLITICI PUO’ RIFIUTARE LA SCHEDA ELETTORALE E PRETENDERE CHE LA SUA PROTESTA SIA MESSA A VERBALE

    ISTRUZIONI PER L’ELETTORE CHE NON SI VEDE RAPPRESENTATO DA NESSUN PARTITO POLITICO  

     

    1) Il giorno delle elezioni presentarsi nel proprio seggio con la carta d’identità e la tessera elettorale, farsi vidimare la scheda, ma senza toccarla (se si tocca la scheda sarà giudicata nulla e quindi rientra nel meccanismo del premio di maggioranza).

    2) Per esercitare il diritto di rifiutare la scheda appena vidimata occorre dichiarare: “rifiuto la scheda per protesta e chiedo che sia messo a verbale”.

    3) pretendere che sia verbalizzato il rifiuto della scheda.

    4) esercitare, se si vuole, il proprio diritto di aggiungere in calce al verbale un commento che giustifichi il rifiuto, esempio:

    “Non mi sento rappresentato da nessuno dei politici inseriti nelle liste” - “Non voto perché nei programmi dei partiti non è prevista alcuna tutela per l’utente della strada, continuamente braccato e dissanguato da multe selvagge” - “Non voto perché i commercianti del centro storico, paralizzati dai provvedimenti e dalle delibere in vigore sono ormai in via d’estinzione” … Oppure per altri motivi.

    Il segretario di sezione è obbligato a verbalizzare qualsiasi reclamo provenga dagli elettori, ma siccome sia il Presidente del seggio sia lo stesso segretario, spesso interpretano la legge a proprio tornaconto si deve evitare di passare dalla ragione al torto, per non incorrere nelle sanzioni previste dalla legge per chi turba il regolare svolgimento delle operazioni di voto.

    Di fronte all’eventuale ostinazione dei presidenti e/o alla riluttanza dei segretari a non verbalizzare, e laddove non ci si senta in grado di sostenere il confronto, per evitare di farsi

    coinvolgere in accese ed inutili discussioni, rivolgersi ai carabinieri o ad altri agenti di pubblica sicurezza presenti fuori dai seggi, per richiedere l’intervento dell’ufficiale giudiziario che può accedere nella sezione per notificare al presidente le proteste e i reclami relativi alle operazioni della sezione stessa (art. 44 comma 4 D.P.R. 30 marzo 1957, numero 361 e successive modifiche).

     

    Ecco cosa prevede il D.P.R. 30 marzo 1957, n. 361 - art. 104, comma 5

    Art. 104

    1. Chiunque concorre all'ammissione al voto di chi non ha il diritto o all'esclusione di chi lo ha o concorre a permettere ad un elettore non fisicamente impedito di farsi assistere da altri nella votazione e il medico che a tale scopo abbia rilasciato un certificato non conforme al vero, sono puniti con la reclusione da sei mesi a due anni e con la multa sino a lire 2.000.000. Se il reato è commesso da coloro che appartengono all'Ufficio elettorale, i colpevoli sono puniti con la reclusione fino a tre anni e con la multa fino a lire 4.000.000.

    2. Chiunque, appartenendo all'Ufficio elettorale, con atti od omissioni contrari alla legge, rende impossibile il compimento delle operazioni elettorali, o cagiona la nullità delle elezioni, o ne altera il risultato, o si astiene dalla proclamazione dell'esito delle votazioni è punito con la reclusione da tre a sette anni e con la multa da lire 2.000.000 a lire 4.000.000.

    3. Chiunque, appartenendo all'Ufficio elettorale, contravviene alle disposizioni dell'articolo 68, è punito con la reclusione da tre a sei mesi.

    4. Chiunque, appartenendo all'Ufficio elettorale, ostacola la trasmissione, prescritta dalla legge, di liste elettorali, di liste di candidati, carte, plichi, schede od urne, ritardandone o rifiutandone la consegna od operandone il trafugamento anche temporaneo, è punito con la reclusione da tre a sette anni e con la multa da lire due milioni a lire quattro milioni.

    5. Il segretario dell'Ufficio elettorale che rifiuta di inserire nel processo verbale o di allegarvi proteste o reclami di elettori è punito con la reclusione da sei mesi a tre anni e con la multa sino a lire 4.000.000.

    6. I rappresentanti dei candidati nei collegi uninominali e delle liste di candidati che impediscono il regolare compimento delle operazioni elettorali sono puniti con la reclusione da due a cinque anni e con la multa da lire 2.000.000 a lire 4.000.000.

    7. Chiunque, al fine di votare senza averne diritto, o di votare un'altra volta, fa indebito uso del certificato elettorale è punito con la pena della reclusione da sei mesi a due anni e con la multa sino a lire 4.000.000.

    8. Chiunque, al fine di impedire il libero esercizio del diritto elettorale, fa incetta di certificati elettorali è punito con la reclusione da uno a tre anni e con la multa sino a lire 4.000.000.

     

     

    _____________________________________

     

    WWW.ROBEDAMATTI.NET                                   Cesena, 31.12.2008.       

     

    ELEZIONI AMMINISTRATIVE DEL 6/7 GIUGNO 2009

    Paolo Lucchi è già il futuro sindaco da dimenticare per sempre.

     

    Sample Image  Lucchi Paolo 

     

    Negli ambienti del P.D. il signor Lucchi è considerato il prossimo sindaco di Cesena già dal lontano 2004. Ma con quale criterio i vertici del P.D. nazionali e locali, dopo avere consegnato l’Italia ai secessionisti della lega nord di Bossi, Calderoni e C., possono pensare di avere ancora la forza di poter decidere o addirittura imporre il sindaco di una città? In democrazia, i candidati che devono governare una nazione, una regione, una provincia o un comune, dovrebbero essere scelti dai cittadini e non dai partiti. A Cesena, con la farsa delle primarie, il P.D., tanto per cambiare e per non tradire quella mentalità del “sia com’è o non sia affatto”, con molta fretta e poco zelo e diciamolo pure, con la complicità di molte donne cesenati, ha persino deciso di sacrificare una persona capace, intelligente e rispettabile come la signora Ines Briganti, impedendo ai cittadini di eleggere un sindaco donna con sicuri principi sani e rispettosi non paragonabili a quelli di Paolo Lucchi che, come tutti hanno potuto leggere nella sua intervista rilasciata a “Il democratico”del mese di novembre 2008, ha dichiarato che se sarà eletto deve EDUCARE I CITTADINI AI VALORI CIVICI E DEL LAVORO.

     

    Poiché i cesenati non hanno certo bisogno di essere governati da un sindaco

    resosi antipatico e poco rispettoso ancora prima di essere eletto, mi auguro che i cittadini, ma soprattutto le CITTADINE di Cesena, il 6 giugno 2009, prima di decidere per chi votare, ricordino sempre che Paolo Lucchi appartiene allo stesso partito di Prodi, Bersani, e Visco, quelli che a torto o ragione, hanno cancellato parte della sinistra italiana, e ci hanno  spennati come polli, rendendoci poveri, senza lavoro, indebitati fino al collo e in balia alla sempre crescente e pericolosa delinquenza. Vergogna imperdonabile!

     

     

    Sample Image  Bersani P. Luigi (sostenitore di Paolo Lucchi).

     

    Questo signore negli ultimi 13 anni è sempre stato una spina nel fianco degli italiani.

    Dal primo governo Prodi (17 maggio 1996 / 21 ottobre 1998), ha sempre diretto ministeri importanti: Industria e Commercio, Trasporti e Sviluppo Economico.

    In 13 anni cosa ha fatto per gli italiani? Di bello e utile ASSOLUTAMENTE NULLA!

    Con la sua filosofia ha rovinato centinaia di migliaia di artigiani, commercianti, padroncini e piccole e medie imprese. Un anno e mezzo prima che è arrivata la crisi mondiale, ha devastato l’intera economia italiana ed ha costretto commercianti e piccole imprese alla chiusura degli esercizi commerciali, creando disoccupazione e miseria. C'eravamo illusi che si fosse tolto dai piedi e invece, sfrontatezza sua, ha ancora il coraggio di  dettare legge e dire agli altri come devono fare per rimettere a posto il disastro che lui stesso a creato. Il 6 maggio del 2008, Bersani, Visco e Pecoraro scanio hanno consegnato l’Italia ai secessionisti della lega nord, quelli che portano il cappio a Montecitorio e sventolano degli stracci legati ad un bastone che, a loro dire, dovrebbero rappresentare i civilissimi padani che invece, nulla hanno a che fare con Bossi, Calderoli, Zaia, Maroni e Borghezio. VERGOGNA!

    Sample Image  Visco Vincenzo (sostenitore di Paolo Lucchi). 

    Questo signore in tutti i governi di sinistra, a parte l’infelice esperienza con Ottaviano del Turco, è stato sempre ministro delle finanze. Cosa ha fatto di bello e utile per gli italiani? ASSOLUTAMENTE NULLA? Con i suoi dissennati studi di settore, ha costretto la maggioranza delle piccole e medie imprese ad indebitarsi fino ai capelli, le ha obbligate a rivolgersi agli usurai delle banche per chiedere un mutuo e poter pagare, come disse il suo comico collega Padoa Schioppa, le “bellissime tasse” e, “aiutato” da Bersani, ha ridotto tutti gli italiani alla miseria. Non contento, ma anche ingenuo e sfacciato, pochi giorni prima di levarsi definitivamente dai cogl---i, è apparso nuovamente in televisione ed anche in quella occasione, ha ribadito che bisognava aumentare le tasse e la lotta agli evasori fiscali. Evidentemente Visco, in tutti quegli anni che aveva regnato da leone, non ha capito che gli italiani oltre a non avere più nulla da dare, si chiedono: ma s’è vero che vi sono ancora tanti evasori fiscali, a cosa sono serviti i continui sacrifici finanziari e i soldi sborsati per pagare viaggi, trasferte e sontuosi stipendi ad un incapace come Vincenzo Visco? E ancora, perchè il ministro delle Finanze è rimasto al suo posto nonostante ha subito una condanna per evasione della tassa sull'edilizia? VERGOGNA!

     

     

    Sample Image  Pecoraro Scanio Alfonso (sostenitore di Paolo Lucchi). 

     

    Questo altro signore non ha assolutamente bisogno di presentazione, lo conosciamo tutti, è il signor NO. Con i suoi vieti ha paralizzato l’intera penisola, bloccando tutto quello che sarebbe servito per creare posti di lavoro e benessere, ha seppellito i napoletani sotto montagne d’immondizia rendendoci ridicoli in tutto il mondo. Unitamente a Bersani e Visco ha consegnato l’Italia ai soliti pluri-indagati della lega nord. VERGOGNA!

      

    Sample Image  Prodi Romano (estimatore di Paolo Lucchi) 

     

    A questo dotto e sapiente signore va il demerito di non aver saputo scegliere le persone giuste e necessarie per guidare a lungo il nostro paese. Bertinotti, Pecoraro Scanio, Di liberto e company gli hanno preparato la bara e lui molto ingenuamente si è ucciso, consegnando l’Italia al suo nemico giurato Berlusconi e ai compari secessionisti che vorrebbero trasformare parte del nostro Nord in un nuovo Kosovo.

    Sample Image  Veltroni Walter (estimatore di Paolo Lucchi). 

    Questo signore è stato scelto, ed ha coraggiosamente accettato, di rimettere a posto un paese politicamente e finanziarmene devastato dai suoi stessi compagni. Con la discutibile decisione di liquidare i “ribelli” dell’estrema sinistra, in un primo momento ha ottenuto la stima di molti italiani, ma dopo, quando in ogni sua apparizione in pubblico o in televisione si ostinava a difendere il comportamento di Prodi e dei suoi pessimi ministri, è stato giustamente punito. Non è riuscito a capire che gli italiani, ormai senza un soldo, indebitati, senza lavoro, con la propria casa presa di mira dalle banche, con un’economia paralizzata e con una delinquenza sempre più agguerrita, di tutto volevano sentir parlare tranne che di Prodi & C.

    Veltroni oltre ad essere troppo ingenuo non è certo un marpione come Berlusconi, infatti, quando il cavaliere pretende che si stacchi da Di Pietro, potrebbe benissimo rispondere  d’essere disponibile anche a questo, ma solo a patto che lui facesse altrettanto con Bossi e i suoi tirapiedi.

    Nonostante la stima per questo signore, gli italiani non possono certo perdonargli l’indiscutibile incapacità di non aver capito quello che invece ha  capito il razzista Bossi.

     

    La sinistra moderata italiana deve continuare ad esistere, ed ha l’obbligo di riappropriarsi del potere, ma questo può avvenire solo se gli italiani riescono a dimenticare le malefatte Bersani, Visco, Pecoraro Scanio e quasi tutti i ministri del governo presieduto dal professore. Se invece s'insiste ad offrire quello che il popolo ha rifiutato, almeno per i prossimi venti anni la sinistra dovrà dimenticare di vincere le elezioni, lasciando l'Italia nelle mani di un seduttore di minorenni ed in quelle di un pugno di sdegnosi razzisti-secessionisti indegni di chiamarsi italiani.

                                                                                                                     enzo cusmà

     

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