Il valoroso PARTIGIANO di Piraino vergognosamente dimenticato dalle istituzioni
Scritto da Enzo   
domenica 20 gennaio 2008

 

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                                                    25   aprile   2015

   

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Qui sotto in mezzo il patriota Antonio CUSMA' P.C. nato a Piraino il 14 agosto del 1922, simpaticamente detto "il partigiano". Era il sesto di 8 fratelli nato da genitori di modeste condizioni economiche, ma di spiccate intelligenza, civiltà e onestà.

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A 21 anni appena compiuti, quasi contemporaneamente, gli viene imprigionato il padre dai fascisti e a sua volta diventa papà di un bimbo che potrà godersi solo per pochi giorni perchè dopo si unirà ai partigiani della "Banda" (così gli piaceva chiamarla) "Italia Libera" che già operava nel Cuneese agli ordini di Duccio Galimberti, Piero Cosa e Aldo Sacchetti. Il partigiano pirainese, che ben presto dimostrò abilità e coraggio nelle imboscate tese ai nemici, in poche settimane fu promosso a capo della 8^ Squadra del II° Plotone della Brigata Valle Pesio, (vedere pag. 143 del libro di Aldo Sacchetti "Un romano tra i ribelli" edizione l'Arciere Cuneo 1990) e successivamente insignito di Croce di Guerra.

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Durante le operazioni di guerra ha calpestato le nevi di mezzo Piemonte, ha dormito nelle stalle con gli animali, ha contratto un congelamento con principio di cancrena, ma è tornato a casa orgoglioso di aver combattuto per una Italia unita e libera dagli orrori del nazifascismo . E' morto nella sua Piraino il 10 agosto del 1997 senza neanche percepire la pensione di guerra. Le istituzioni, a partire dal 2° governo Fanfani fino al 1° governo Prodi e soprattutto i secessionisti della lega nord, quelli che sventolano bandiere leghiste ed hanno l'infame sogno nel cuore di bruciare il tricolore, pensando di poter creare un Kosovo anche in un paio di regioni italiane,  dovrebbero quanto meno impallidire dalla vergogna e, unitamente al loro spalleggiatore Silvio Berlusconi, togliersi per sempre dai piedi degli italiani!

                                                                                                                               Enzo Cusmà.

 

    

Qesto il testo più diffuso di "BELLA CIAO": 

Una mattina mi son svegliato,
o bella, ciao! bella, ciao! bella, ciao, ciao, ciao!
Una mattina mi son svegliato
e ho trovato l'invasor.

O partigiano, portami via,
o bella, ciao! bella, ciao! bella, ciao, ciao, ciao!
O partigiano, portami via,
ché mi sento di morir.


E se io muoio da partigiano,
o bella, ciao! bella, ciao! bella, ciao, ciao, ciao!
E se io muoio da partigiano,
tu mi devi seppellir.

E seppellire (Mi porterai) lassù in (sulla) montagna,
o bella, ciao! bella, ciao! bella, ciao, ciao, ciao!
E seppellire (Mi porterai) lassù in (sulla) montagna
sotto l'ombra di un bel fior.

E (Tutte) le genti che passeranno
o bella, ciao! bella, ciao! bella, ciao, ciao, ciao!
E (Tutte) le genti che passeranno
Mi diranno «Che bel fior!»

«È questo il fiore del partigiano»,
o bella, ciao! bella, ciao! bella, ciao, ciao, ciao!
«È questo il fiore del partigiano
morto per la libertà!