Finalmente diminuiscono i lutti da lavoro
Scritto da Enzo   
venerd́ 12 dicembre 2008

Gli articoli pubblicati su questo sito sono originali ed in continuo aggiornamento. Qualsiasi riproduzione, integrale o parziale dei contenuti senza la citazione della fonte di provenienza o dell’esplicito consenso dell’autore, oltre ad essere un atto incivile e meschino, è anche una violazione delle leggi vigenti.

_____________________________________________

WWW.ROBEDAMATTI.NET                                 Cesena, 12 dicembre 2008      

Grazie a quei siti, che come robedamatti.net, quotidianamente si sono impegnati ad affrontare l’argomento degli infortuni sul posto di lavoro e si sono chiesti il perché di tanti lutti, finalmente sono diminuite sia le vittime sia gli incidenti mortali, ma bisogna fare molto di più puntando tutto sulla prevenzione e l’informazione.

_____________________________________________

  

Mettere alla berlina chi non è stato capace di proteggere la vita degli altri e soprattutto dare responsabilità a quelle persone che si recano sul posto di lavoro non completamente lucidi per affrontare una giornata impegnativa e di gran fatica, è servito parecchio e, in seguito, sarà sicuramente la chiave di volta che contribuirà a dimezzare i lutti da lavoro.

 

Nei prossimi giorni probabilmente salteranno fuori i soliti parassiti, meglio identificati col nome di ispettori del lavoro, e ci racconteranno che con le loro dottrine, i "controlli preparati" e le tante stupide quanto inutili contravvenzioni da cassa, hanno trovato il modo per affrontare, o magari, risolvere efficacemente il problema dei morti sul posto di lavoro. Non è certo di questi ciarlatani che abbiamo bisogno né delle loro pietose bugie.

 

Ecco l’elenco dei morti dal 1° gennaio 2008 ai primi giorni di settembre dello stesso anno, dati forniti dall’Istituto Nazionale per l’Assicurazione contro gli Infortuni sul Lavoro e pubblicati da Ansa ed elaborati dal sottoscritto il 12.09.2008.

 
Abruzzo200718200826
basilicata20079200814
calabria200724200820
campania200754200852
emilia rom200794200887
friuli v.g.200718200815
lazio200772200846
liguria200712200822
lombardia20071592008122
marche200725200816
molise2007720084
piemonte200779200855
puglia200766200860
sardegna207729200819
sicilia200760200856
toscana200753200859
trentino 200721200817
umbria 200717200811
valle d'aost2007320081
veneto200788200878
Italia:20079082008779
 

Basta fare un po di somme e ci accorgiamo subito che i dati lasciano molto a desiderare, ma io non potendo correggerli perché non riesco proprio ad avere informazioni precise da chi invece deve, in ogni modo essere sempre preciso, prendo malvolentieri quello che passa il convento e mi limito a fare osservare alcuni dati certi, questa volta analizzati personalmente, ma come già detto, tenendo buoni quelli forniti dall’Inail,  pubblicati nello specchietto soprastante.

 

Come si può constatare dai dati che ho incolonnato ed evidenziato, l’Abruzzo, la Basilicata, la Liguria e la Toscana, secondo le informazioni fornite dall’Inail, sono le uniche quattro regioni dove si è registrato un aumento dei decessi causati da infortuni sul posto di lavoro, ma esaminando bene gli stessi dati e facendo la proporzione tra abitanti delle stesse regioni e morti per incidenti da lavoro, emerge che la Basilicata  con i suoi 590.512 abitanti e 14 morti in otto mesi, assieme ad Emilia Romagna ed Abruzzo, si conferma la  regione con la forza lavoro più distratta e impreparata dell’intera penisola. Per contro, la Valle d’Aosta, con i suoi 126.292 abitanti e un solo morto in otto mesi, può sicuramente vantare una forza lavoro attenta e intelligente. Complimenti! Unitamente alla Valle d’Aosta, complimenti anche a Lazio, e Campania che sono vicinissime ai valori della stessa Valle d’Aosta. Ora, usando la stessa procedura, confrontiamo la situazione di tutte le regioni cominciando da quelle con la minore percentuale di incidenti mortali accaduti negli otto mesi fra gennaio e agosto del 2007 e 2008.

 
Regioneabitantimorti 8 mesi 2007morti 8 mesi 2008morti per numero abitanti
        
Valle d'Aosta126.29203 01 01 ogni 126.292
Lazio5.567.13172 46 01 ogni 121.000
Campania5.810.04854 52 01 ogni 112.000
Molise320.60107 03 01 ogni 107.000
Calabria2.006.55824 20 01 ogni 103.000
Marche1.558.36125 16 01 ogni   97.000
Sicilia5.029.87660 56 01 ogni   89.000
Sardegna1.667.17229 19 01 ogni   88.000
Friuli V.G.1.224.20118 15 01 ogni   82.000
Umbria887.58917 11 01 ogni   81.000
Piemonte4.410.21879 55 01 ogni   80.000
Lombardia9.667.272159 122 01 ogni   79.000
Liguria1.610.99312 22 01 ogni   73.000
Puglia4.076.33266 60 01 ogni   68.000
Toscana3.686.37753 59 01 ogni   62.000
Veneto4.845.83288 78 01 ogni   62.000
Trentino1.010.04421 17 01 ogni   59.000
Abruzzo1.326.39318 26 01 ogni   51.000
Emilia R.4.293.82594 87 01 ogni   49.000
Basilicata590.51209 14 01 ogni   42.000
       
ITALIA59.715.627908 780 01 ogni   77.000

                                                                                      e. cusmà