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    Multe selvagge: condannato il comune di Cesenatico grazie a robedamatti.net e al Difensore Civico. Stampa E-mail
    Scritto da Enzo   
    sabato 27 ottobre 2007

     

     WWW.ROBEDAMATTI.NET                                      Cesena, aggiornamento continuo

    L’intero contenuto di questo sito è di proprietà di robedamatti.net.  Il lettore è autorizzato ad utilizzare documenti, foto, audio e video presenti nel sito per visualizzarli, stamparli, e scaricarli esclusivamente per uso personale, e non commerciale o divulgativo. Senza consenso dell’autore è vietato copiare, distribuire, riprodurre, pubblicare, concedere in licenza, trasferire o vendere il contenuto. I trasgressori saranno perseguiti civilmente e penalmente. 

    __________________

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    Falsificazioni, Commissioni Mediche compiacenti o solito sistema per incrementare guadagni sulla pelle degli invalidi.

    I comuni di Cesena e Cesenatico fino a pochi anni fa multavano le persone diversamente abili e in molti casi gli facevano portare via le auto dal carro attrezzi.

     

    Per porre fine a tale incivile comportamento è stato necessario l’intervento del difensore civico di Cesena e di www.robedamatti.net.

     

                                                                                                      Enzo Cusmà

     

    Da un'attenta disamina fatta sugli 8.101 comuni italiani, risulta che Roncofreddo, Bagno di Romagna e Cesenatico rispettivamente al 21°, al 180° e al 325° posto nella scala della percentuale che indica le entrate fiscali dei comuni e i proventi delle MULTE SELVAGGE, sono i tre comuni romagnoli che più degli  altri dissanguano i propri cittadini.

    Un esempio, da custodire nel portafoglio assieme alla carta d'identità e rileggerselo prima di entrare nell'urna alle prossime amministrative del 6/7 giugno 2009, ci afferma che il comune di Roncofreddo (3.270 abitanti) per ogni 100.000,00 euro incassate sommando, ici, ta.r.s.u, tosap, pubblicità, irpef, suolo pubblico e altre disgustose tasse, ne incassa ben 96.000,00 con le sole MULTE SELVAGGE pagate dai roncofreddesi e soprattutto dagli ignari automobilisti che per loro sfortuna sono obbligati a percorrere un piccolo tratto dell' E-45 gestito da quel comune. Il comune di Bagno di Romagna (6.100 abitanti) ne incassa 27.000,00 pagate dai bagnesi, da chi necessita di cure termali e dai soliti automobilisti che percorrono la dissestata E-45. Il comune di Cesenatico (24.000 abitanti) ne incassa 52.000,00 pagate dai cesenaticensi e dai malcapitati vacanzieri. Il comune di Cesena, che segue di poche lunghezze quello di Cesenatico, contrariamente a quanto vuol far credere l'assessore Montesi, è il comune con il comandante dei vigili più esigente: I VIGILI URBANI DI CESENA NEL 2007, SOLO PER IL DIVIETO DI SOSTA, HANNO CONTESTATO 25.789 MULTE. E' una vergogna imperdonabile per l'intera amministrazione comunale in carica che alle prossime amministrative non merita sconti.Cliccate sui link sotto, guardate e ascoltate i video e poi rendetevi conto da chi e come siamo governati. Il 6/7 giugno 2009, sta per arrivare e le elezioni amministrative pure, ricordiamocene e cacciamoli via senza pietà e con la stessa cattiveria che hanno riservato a noi. Se poi, chi sarà designato a governarci si comporterà alla stessa maniera, troveremo la medicina adatta anche per lui e i suoi tirapiedi.

    vimeo.com/video/18643079

    vimeo.com/video/18243163 

    L’ingordigia di denaro dei padri padroni in tantissime amministrazioni comunali ha rasentato ogni limite di sopportazione ed è in crescendo. I vigili urbani, i loro comandanti e i sindaci imparino a rispettare i cittadini e unitamente al buonsenso abbiano l’educazione di non perseguitare i portatori di handicap e chi per sopravvivere deve fare i conti con i centesimi d’euro. 

    ______________________

    E' uno degli argomenti che mi stanno particolarmente a cuore e che vedono gli italiani dei quattro punti cardinali sintonizzati sulla stessa lunghezza d’onda. Si tratta del rapporto cittadino, vigile urbano/sindaco con questo ultimo che durante il periodo elettorale non si stancava mai di ripetere che il suo programma comprendeva mari e monti, che l’amore ed il rispetto per la sua città e i cittadini oltre ad essere sacrosanti gli sarebbero serviti per farlo lavorare meglio e di più e…così via con le solite promesse sibilline fatte la sera e smentite la mattina. WWW.ROBEDAMATTI.NET, fa sapere che con le continue proteste avanzate alla fine del 2005 e col presente articolo, ha dimostrato che la crudeltà dell'amministrazione comunale di Cesenatico, nel perseguitare le persone disabili, purtroppo era più che fondata.Chi ha avuto la felice idea di scrivere al sindaco della sua città ossia alla stessa persona che in campagna elettorale aveva “amore e rispetto” per i cittadini, per chiedergli il giusto annullamento di una contravvenzione selvaggia per il solito divieto di sosta, frutto delle quotidiane battute di caccia, aperta ventiquattro ore su ventiquattro per trecentosessantacinque giorni l’anno esclusivamente a vigili, vigilesse e dulcis in fundo agli ausiliari, si metta tranquillamente il cuore in pace perché né il sindaco, che sempre e in ogni caso ha cose più importanti cui pensare, né il comandante del corpo di polizia municipale al quale magari era stata inviata copia per conoscenza, si degneranno  di rispondere a quella raccomandata nella quale si era “osato” chiedere perché e con quale criterio sono state appioppate delle multe selvagge e disumane per divieto di sosta e, udite udite, la rimozione forzata d'auto al servizio d'invalidi civili incapaci di deambulare. Vergogna!  Se poi, come accade di solito, si continua a perseverare con queste ed altre ingiustizie e vi si associa  la santa benedizione dei comuni, mi sembra lecito aggiungere anche lo Sdegno d'ogni cittadino sovrano.
     
    E’ accaduto…

    ... E continua ad accadere!

    I responsabili del comune di Cesenatico, cittadina della riviera adriatica in provincia di Forlì Cesena, che consentono  a vigilesse e vigili di elargire tanto inutili quanto stupide multe per divieto di sosta a quelle stesse persone che, guarda caso, proprio nel loro Statuto Comunale Art. 6 bis chiamano svantaggiate e dicono di aiutare  con ogni mezzo, non solo dimostrano ancora una volta di avere poco rispetto per quei cittadini, ma il volere punirli a tutti i costi li porta ad andare persino contro legge e ad ignorare le sentenze dei giudici dimezza Italia che molto saggiamente vietano di multare   una persona che necessita solo d’aiuto e che la sua multa la paga tutti i giorni col proprio handicap. E allora? Se multare un disabile non è legale, perché i vigili continuano a farlo? Perché si permette loro di ordinare addirittura la famigerata rimozione forzata delle auto d'invalidi con tanto di contrassegno esposto e ben visibile? Perché questi signori non pagano mai di tasca propria i loro errori come imposto a tutti i cittadini compresi quei tanti che non riescono ad arrivare a fine mese senza l’ulteriore spesa della quotidiana multa selvaggia? Perchè rispetto alle benemerite forze dell’ordine, con particolare stima per i nostri valorosi carabinieri che oltre a guadagnarsi il loro stipendio mettendo in serio pericolo la propria vita ed in ogni occasione tengono sempre alto il prestigio dell’Italia e degli italiani nel mondo, sono privilegiati sia per quanto riguarda il trattamento economico sia per il tipo di lavoro svolto che, in pratica, è privo di qualsiasi  rischio ed è esercitato sempre nell’ambito del proprio comune? Perché i responsabili, sindaco in testa, pur sapendo che andare davanti ad un giudice per affrontare  un contenzioso dall’esito scontato preferiscono sperperare i soldi dei contribuenti per preparare contro deduzioni onerose e pagare interessi e laute spese legali? Nell'attesa che qualche buon magistrato si decide a fare qualcosa  per evitare di pagare la  nuova “tassa comunale aggiuntiva” che in questo caso è giusto battezzare “multa insensata”, raccomando a coloro che ritengono di aver subito un simile torto, di rivolgersi sempre ed in ogni caso ai giudici di pace che, bontà loro, di multe selvagge ne annullano più del 50%.

    Sample Image  Sample Image 

    Ecco la procedura per presentare un ricorso ricorso e i documenti da allegare:

    N. 1 Contributo Unificato di € 33,00 (se la contravvenzione non supera i mille €).

    N. 1 copia leggibile del verbale;

    N. 4 copie del ricorso (se contestato dai Vigili Urbani).

    N. 5 copie del ricorso (se contestato dalla polizia stradale).  

    __________________ 

    MODULO DA COPIARE PER LA PRESENTAZIONE DEL RICORSO:      

    Ricorso ex Art. 22 Legge n. 689/81 e successive modifiche  

                  

                   Al sig. di Giudice di Pace di_________________

    Io sottoscritto_________________________nato a ______________il_____________

    residente a ________________cap__________Via____________________n.________

    Telefono:_________________ (cellulare:_____________________)                                  

     

                                       Propongo ricorso avverso  

     

    Il verbale della Polizia Municipale di________________n.___________del___________

                                                       Chiedo  

    che venga sospeso ed annullato il provvedimento di cui sopra, per i motivi di seguito esposti: 

    _______________________________________________________________________

    _______________________________________________________________________ 

    _______________________________________________________________________ 

    _______________________________________________________________________

    _______________________________________________________________________

    _______________________________________________________________________ 

    _______________________________________________________________________ 

    _______________________________________________________________________

     Città____________, data____________                          

                                                                         In fede______________________

    Consegnare o spedire il tutto, alla cancelleria del giudice di pace del comune dove è avvenuta la presunta infrazione e attendere qualche giorno per sapere se il ricorso è stato accolto e in che data è stata fissata l'udienza. 

    _______________

    Per far conoscere la vostra opinione, per raccontare un  fatto sconcertante, per criticare o difendere il comportamento dei vigili, dei comandanti di polizia municipale o dei sindaci, telefonate al 339.30.14.082. Se le vostre critiche sono costruttive e non contengono frasi ingiuriose, nel giro di pochi giorni potrete vederle pubblicate sul nostro sito.

    Per correttezza d'informazione e per dare il merito anche e soprattutto a chi ha il merito, si precisa che:  è vero che allora www.robedamatti.net  non era ancora operativo, ma è anche vero che già il 30.08.2005 tramite il sottoscritto, oggi responsabile del citato sito, era stata presentata una civile ma decisa protesta verbale all'allora comandante della polizia municipale seguita poi da una segnalazione inviata proprio al giudice di pace di Cesena con raccomandata datata 24.10.2005, dove tra l'altro, dichiaravo nome, cognome e matricola della "brava" vigilessa che ordinò la rimozione di un'autovettura con tanto di contrassegno per invalidi ben visibile sul cruscotto di detta auto che apparteneva ad una signora di 85 anni invalida al 100% e incapace di deambulare.                                                                                          

                                                                                        Enzo Cusmà. 

    _________________

    Cassazione: stop ad uso scorretto degli autovelox.

    (ANSA) - ROMA, 13 MAR - La Cassazione dice 'basta' agli autovelox utilizzati in maniera scorretta: devono essere segnalati almeno 400 metri prima. Gli stessi autovelox possono venire sequestrati e i titolari della societa' di rilevamento rischiano l'incriminazione per truffa. La Suprema Corte ha confermato il sequestro di veicoli e autovelox della societa' 'Speed Control' - attivi a Fiumefreddo Bruzio, Belmonte Calabro e Longobardi (Cosenza) - che non erano segnalati con chiarezza e in anticipo. Ad avviso dei giudici di Piazza Cavour e' corretta la tesi accusatoria della Procura di Cosenza in base alla quale l'attivita' di rilevamento cosi' svolta 'era intenzionalmente preordinata a trarre in inganno gli automobilisti, in contrasto con lo spirito della normativa in materia diretta a reprimere incidenti piu' che a reprimere'. I supremi giudici ricordano che la circolare del Ministero dell'Interno - del 3 agosto 2007 - prescrive 'la segnalazione almeno 400 metri prima del punto di collocamento dell'autovelox. Invece il titolare della 'Speed control' - Francesco L., che riceveva un compenso per ogni multa riscossa - occultava gli apparecchi a bordo di macchine di sua proprieta' e, a tradimento, 'incastrava' gli automobilisti. (ANSA).

    ____________________

    Comune di Cesena

    Il Difensore CivicoC.so Sozzi, 26 tel. 0547-368613fax 0547-24963Segreteria tel. 0547-368612

    COMUNICATO STAMPA

    Il Difensore civico del Comune di Cesena ritiene doveroso informare di aver conseguito un importante successo nella lotta che da anni conduce per evitare che le persone affette da disabilità, ossia quelle più deboli e socialmente svantaggiate, continuino ad essere penalizzate da amministrazioni di enti locali che, incuranti della penosa condizione di tali soggetti, infliggono sempre più spesso sanzioni amministrative pecuniarie a coloro che, pur muniti di regolare contrassegno per invalidi, non possono parcheggiare le loro autovetture negli stalli di sosta ad essi riservati, perché abusivamente occupati, e quindi sono costretti a sostare in aree a tariffazione.

    Il successo di cui si è appena detto riguarda l’improvviso (e per certi versi inaspettato) “dietro front” del Comune di Cesenatico, il quale, dopo reiterati dinieghi, ha finalmente deciso di introdurre nel proprio regolamento sulla sosta e il pagamento dei veicoli a motore numerose disposizioni a favore delle persone portatrici di handicap, accogliendo quindi le richieste avanzate a più riprese sia dal Difensore civico che dal Presidente della sezione cesenate dell’ANFFAS (Associazione Nazionale Famiglie di Disabili Intellettivi e relazionali).

    In effetti il regolamento predisposto dal Comune di Cesenatico, pur essendo ispirato all’esigenza di smascherare gli abusi e di aiutare chi ha davvero bisogno di aiuto alla suamobilità (intento giusto ed altamente apprezzabile), riservava però ai disabili discriminazioni assolutamente ingiustificate.Il provvedimento stabiliva, infatti, che le persone colpite da grave invalidità motoria (ovvero coloro che si spostano con ausilio di carrozzina o tutori ortopedici) e senza C:\Documents and Settings\bertozzi_l\Impostazioni locali\Temporary Internet Files\Content.IE5\45QZGPEJ\comunicato stampa .doc accompagnatore, potevano ottenere un “pass” apposito per la sosta gratuita su qualsiasi stallo a pagamento in Cesenatico, rivolgendosi però agli Ausiliari in servizio oppure all’Ufficio Informazioni Turistiche. Al di fuori di questi casi, per la sosta sugli stalli a pagamento andava corrisposto il ticket, anche se il veicolo esponeva un “contrassegno invalidi”.

    Si tratta, a ben vedere, di modalità che, seppur ideate per finalità degne di pregio quali quelle già ricordate più sopra, suscitavano numerose e non infondate perplessità. Innanzi tutto perché l’obbligo di pagamento del ticket ricadeva proprio sui disabili più gravi, sugli invalidi psicomotori, e cioè proprio su quelli che necessitano sempre di accompagnatori per i loro spostamenti. In secondo luogo, perché risulta eccessivamente penalizzante e fonte di ulteriore sofferenza costringere un invalido che si sposta con ausilio di carrozzina o di tutore ortopedico a compiere ricerche affannose e faticose per trovare le persone addette al rilascio del “ pass”.

    Il perdurare di questa situazione, assolutamente ingiusta oltreché priva di coerenza logica, ha indotto il Difensore civico a criticare severamente l’operato del Comune di Cesenatico, i cui responsabili si sono tuttavia pervicacemente rifiutati di tornare sui propri passi.A favorire un ripensamento e una inversione di tendenza rispetto al passato hanno contribuito in maniera determinante i Giudici di Pace di Cesena, i quali, chiamati a pronunciarsi su ben cinque contravvenzioni elevate a carico di altrettanti disabili cesenati, hanno accolto senza esitazioni i ricorsi predisposti dal Difensore civico e hanno dichiarato illegittimi i verbali redatti dalla Polizia Municipale di Cesenatico, annullando tutte le multe.Probabilmente è stato questo netto ed univoco pronunciamento della magistratura onoraria della nostra città, unitamente all’impegno profuso dal Presidente dell’ANFFAS locale, che ha indotto il Comune di Cesenatico a recedere finalmente dal proprio intransigente atteggiamento e ad apportare ampie e sostanziali modifiche al più volte citato regolamento.

    Nel nuovo regolamento della sosta a pagamento viene infatti consentita espressamente l’esenzione dal pagamento del ticket in tutte le “aree blu”, purché sia esposto ben in vista il “contrassegno invalidi”.Detto contrassegno consente inoltre di sostare senza limiti di tempo negli stalli a pagamento e nelle aree regolate a disco orario, nonché di accedere e sostare nelle are C:\Documents and Settings\bertozzi_l\Impostazioni locali\Temporary Internet Files\Content.IE5\45QZGPEJ\comunicato stampa .doc pedonali e nelle zone a traffico limitato. Non solo: i veicoli con “contrassegno invalidi” potranno anche sostare nelle zone presso gli stabilimenti balneari (nel limite delle disponibilità).E’ ovvio che tutte queste importanti agevolazioni potranno essere concesse a condizione che venga rispettata una regola fondamentale: quella, cioè, secondo cui il veicolo deve essere al servizio del titolare del contrassegno. Questo significa che può trattarsi di qualsiasi veicolo, condotto da chiunque, purché sia utilizzato, in concreto, in quella occasione, per trasportare il titolare del contrassegno.

    Volendo esprimere un giudizio sulle modifiche in esame, si può sicuramente affermare che esse possono ritenersi non solo largamente condivisibili, ma addirittura tali da costituire preziosi modelli di riferimento per tutti quegli enti locali che ancor oggi, purtroppo, si mostrano insensibili alle esigenze degli invalidi e si ostinano a punirli con multe assolutamente ingiustificate e inique.

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

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