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    Tutto quello che c'è da sapere per essere belle senza spendere troppi soldi. Stampa E-mail
    Scritto da Enzo   
    mercoledì 03 aprile 2013

    www.robedamatti.net. Gli articoli pubblicati su questo sito sono originali ed in continuo aggiornamento. Qualsiasi riproduzione, integrale o parziale dei contenuti senza la citazione della fonte di provenienza o dell’esplicito consenso dell’autore, oltre ad essere un atto incivile e meschino, è anche una violazione delle leggi vigenti.

    _________________

     

    www.robedamatti.net     Cesena, aggiornamento continuo

     

    Prima di continuare se volete, potete calcolare con precisione il vostro peso forma. 

    Basta cliccare sul link evidenziato qui sotto, indicare il sesso, il peso in kg e l’altezza in centimetri. Fatto questo, cliccare su: Calcola Peso Forma Ideale e il gioco è fatto. Buona lettura.                                                                                

                                                                                                        Enzo Cusmà

    http://www.calcolaonline.com/tool-calcolo-peso.htm

     

    Mantenersi in forma? Facile come bere un bicchier d’acqua!

    L’acqua è essenziale per la vita, aiuta a trasportare ossigeno alle cellule, a digerire, a regolare la temperatura, a liberare il nostro corpo dai rifiuti.Il corpo umano è composto dal 60% circa d’acqua, quella che perde naturalmente attraverso le funzioni biologiche deve essere reintegrata bevendo. Un adulto dovrebbe bere in media almeno 6-8 bicchieri di liquidi al giorno, di più se fa caldo o se si fa attività sportiva.Mal di testa, stanchezza, perdita di concentrazione, dolori muscolari? La causa potrebbe essere proprio la scarsa idratazione, stesso discorso per patologie più complesse come la stipsi e i calcoli renali.Fondamentale nelle diete, l’acqua non ha calorie e attenua il desiderio di cibo, un bicchiere d’acqua prima dei pasti aiuta a mangiare meno. Bere fa diventare anche più belli, regala un colorito sano e luminoso perché aiuta a eliminare le tossine.Non resta che seguire alcune semplici regole:·                                 bere un bicchiere d’acqua appena svegli e uno ad ogni pasto;·                                 cercare di bere durante tutto il giorno: vanno bene tè, caffè e succhi di frutta, magari controllando la quantità di zucchero presente in molte bevande analcoliche per non ingerire troppe calorie; inserire nella dieta i cibi ricchi di acqua: frutta e verdura soprattutto; controllare il colore delle urine: se è troppo scuro è meglio bere di più; utile una bottiglietta d’acqua in borsa durante lunghi spostamenti o in viaggio; non trascurare l’assunzione di frutta e verdura fresca poiché hanno un elevato contenuto d’acqua;  importantissimo: bere prima di averne voglia, quando si avverte la sensazione della sete l’organismo è già disidratato.

    Occhi da gatta

    I colori chiari e vivaci tornano di moda. Come ogni primavera ed estate. E allora ecco iltrucco abbinato alla nuova maglietta arancione o alla nuova blusa turchese che avete appena comprato. Ma come truccare gli occhi perché mettano in risalto il colore dell'iridesenza sembrare volgare e troppo pesante? Ecco qualche valido consiglio. 

    Cominciamo dall'ombretto

    Quello compatto (per intenderci: quello che si trova in tutte le trousse in vendita) perché è più facile da stendere senza che qualche granello voli via; quelli in polvere, infatti, sono più complicati da applicare, mentre quelli cremosi potrebbero facilmente aggrumarsi mettendo in evidenza le piccole rughe delle palpebre.Inoltre, è consigliabile utilizzare un ombretto opaco, che resta perfetto in tutte le occasioni, anche se indossate occhiali. Per quanto riguarda il colore, il rosa va benissimo, ma potete anche optare per altre tinte, purché siano colori pastello e non siano uguali al colore dei vostri occhi; altrimenti rischiate che non vengano messi in luce adeguatamente.Solitamente, è preferibile stendere l'ombretto soltanto sulla parte di palpebra che copre l'occhio, evitando di arrivare fino alle sopracciglia, ma se preferite stenderlo su tutta la palpebra, ricordate di sfumarlo tanto verso l'alto che verso l'esterno. 

    Sottolineiamo con l'eyeliner (o con la matita)Hanno la stessa funzione: tracciare un rigo che evidenzi l'occhio. Il rigo va fatto quanto più vicino è possibile alle 
    ciglia, sia sopra che sotto. Per la palpebra inferiore potete anche decidere di tracciare il rigo all'interno dell'occhio; questo potete farlo però soltanto con lamatita, non con l'eyeliner; in questo caso, accertatevi che la punta della matita sia ben pulita e che l'occhio non sia rosso, altrimenti avrete soltanto fastidi.Se scegliete la matita al posto dell'eyeliner, sappiate che la più adatta è il kajal; si tratta di una matita un po' grassa, facile da applicare, ma che ha bisogno di essere stesa picchiettando e non strisciando. Ed il colore? Il nero va bene sempre, ma se volete ci sono adesso dei colori più 'estivi', come il bordeaux, ad esempio, che si può intonare bene con il resto del trucco.

    Per applicare matita o eyeliner, tendete la pelle in prossimità della tempia e fate il rigo sulla palpebra superiore il più vicino possibile alle ciglia; poi, con un cotton fioc, sfumate leggermente il colore; infine, tendete la pelle della palpebra inferiore e ripetete l'operazione, fuori o dentro (solo con la matita) la palpebra. Rinfoltiamo con il mascara

    Quando il viso ha sete di giovinezza

    Arginare la comparsa di segni sempre più visibili sulla pelle e restituire al viso un aspetto piu’ giovane non e’ mai stato così facile. Merito di formule ricche e concentrate e ingredienti innovativi che contrastano con efficacia l’avanzare del tempo

    Così come abbiamo voglia di calore e pullover soffici, in inverno cresce il desiderio di coccole per la pelle, per ritrovare tono e giovinezza. In questa stagione, infatti, complici le aggressioni esterne e l’aria secca degli ambienti riscaldati, il viso potrebbe apparire più spento e più arido del solito. In poche parole, invecchiato.
    Per fortuna che la scienza cosmetica è ormai in grado di offrire risposte efficaci e mirate per ogni necessità e per ogni specifica parte del volto (ovale, contorno occhi e labbra, collo e décolleté)! E la tollerabilità è ottima persino sulle pelli sensibili.
    I sieri di ultima generazione, leggeri e satinati, vengono assorbiti a fondo con risultati subito visibili in termini di tensione, compattezza e sostegno dei tessuti. Le creme garantiscono idratazione e nutrimento. Ma non solo: riempiono le rughe, risollevano i cedimenti, restituiscono elasticità alla struttura della pelle e agiscono sui meccanismi profondi per restituirle la possibilità di una seconda giovinezza. I concentrati levigano e rendono uniforme il derma. Non dimentichiamo le capsule, nate dalla ricerca più avanzata: ad azione antiossidante, sono utili a contrastare i danni dei radicali liberi e stimolano il rinnovamento cellulare. Ci sono infine i filler, che agiscono con un immediato effetto lifting, distendendo e risollevando i tratti del volto. L’acido jaluronico è utilissimo da questo punto di vista perché, penetrando nello strato corneo e gonfiandosi, proprio come una spugna impregnata d’acqua, spinge i solchi verso l’alto e rende immediatamente meno visibili le rughe.
    Oltre all’acido jaluronico, sono tanti gli ingredienti realmente in grado di assicurare i massimi risultati contro i segni del tempo (mancanza di luminosità, cedimento dei tessuti, comparsa dei solchi e perdita di definizione dell’ovale). I principali sono vitamine, peptidi, enzimi, lipidi, Sali minerali, polifenoli, polimeri tensori, retinolo, bioflavonoidi, cere naturali, olii, burri e principi attivi ricavati dai vegetali.
    Ma la vera novità in cosmetica è rappresentata dalle cellule staminali vegetali, che hanno fatto il loro ingresso nelle creme con grandi benefici per la pelle. Apprezzate per le loro spiccate proprietà antinvecchiamento, queste cellule sviluppate in laboratorio hanno dimostrato di avere una notevole capacità di riprodursi all’infinito e di stimolare la produzione di nuovo collagene ed elastina. Nel rilanciare la loro produzione, contribuiscono a dare compattezza, densità, elasticità e turgore alla pelle che, a sua volta, può contrastare l’orologio biologico, autoripararsi e mantenere un aspetto più giovane e fresco.

    IL SEGRETO E' NELLA FRIZIONE

    Il massaggio è un elemento importante nella cura del corpo di ogni donna; frizionare e massaggiare il proprio corpo, infatti, aiuta la pelle a mantenersi più soda e più elastica, nonostante il trascorrere del tempo. E ci sono vari modi per potersi massaggiare ottenendo grossi benefici: si possono utilizzare, ad esempio, i polpastrelli, per stimolare la circolazione, oppure si può effettuare un massaggio con la mano aperta, per far in modo che la crema si assorba fino in fondo. Se utilizzate un idratante, potete effettuare una frizione piuttosto energica e prolungata a partire dai piedi fino ad arrivare alla base del collo; attenzione, invece, al décolleté e al collo perché, essendo zone molto delicate, che si irritano facilmente, necessitano di una frizione veloce e non troppo profonda.

    Se volete utilizzare una crema rassodante, dovete innanzitutto acquistare un prodotto specifico per la parte da trattare, cosce, glutei, addome o seno. Per applicare la crema all'addome, potete massaggiare in senso orario a mano aperta, spalmando il prodotto prima sulle mani. Per quanto riguarda gambe e glutei, ponetevi supine sul letto e massaggiate cominciando dalle caviglie e salendo man mano fino ai glutei.

    Ossigeniamo i tessuti
    Lo scrub è un metodo per mantenere la pelle liscia e giovane. Per eliminare le cellule morte sulla superficie della vostra pelle, prendete una crema esfoliante e mettetene un po' sul palmo della mano, massaggiando, dalle caviglie in su e con movimenti rotatori, tutto il corpo escluso il seno, che, essendo una zona molto delicata, ha bisogno di un prodotto specifico.

    Per riattivare la circolazione, invece, soprattutto se siete sedentarie, utilizzate un olio, versandolo nel palmo della mano e sfregando un po' per renderlo più caldo; anche in questo caso, cominciate dalle caviglie e procedete con piccoli movimenti rotatori e pizzicotti; soffermatevi di più su caviglie e polpacci, perché è proprio qui che il ristagno della circolazione è più forte.

    Un viso luminoso
    Il viso, come il seno, è una parte delicata e va trattata con prodotti specifici per quella zona. Una buona esfoliazione del viso, del décolleté e del seno va praticata ogni 7-10 giorni, per restituire a queste parti un colorito naturale.

    Per procedere, innanzitutto inumidite le parti da trattare, poi mettete la crema esfoliante sui polpastrelli e stendetela massaggiando in senso orario, soprattutto sulla famigerata “zona T” (fronte, naso e mento), caratterizzata da una maggiore presenza di grasso. Se volete associare anche un'azione antirughe efficace, allora utilizzate un
    siero specifico prima della crema. Mettetene un po' sempre sui polpastrelli e picchiettate con le dita fino al completo assorbimento, soffermandovi di più nelle zone dove la pelle ha meno tonicità, cioè sulle guance e intorno alle labbra.

    Passato il siero, potete stendere la crema, effettuando dei movimenti rotatori in senso orario lungo l'attaccatura dei capelli; passate poi all'attaccatura del naso per procedere verso le tempie frizionando la pelle. Avrete così un viso sempre giovane e liscio, come quello di una ragazzina.

    Décolleté da diva

    D'estate, quando è più facile indossare abiti scollati o quando ci si trova al mare con un bikini da sfoggiare, è importante avere un seno sodo, che non caschi. In questo caso, due sono le soluzioni: o la protesi, che però si nota subito perché rimane "innaturalmente" ferma, oppure una sana alimentazione abbinata a sport che lo rinforzi e lo rassodi.

    L'intervento di inserimento di protesi al seno è molto semplice: i chirurghi incidono sotto il seno o sotto il capezzolo ed inseriscono la protesi al silicone tra il tessuto mammario e la ghiandola mammaria. Questo è comodo anche per chi non ha ancora figli. Infatti, negli anni passati, le donne che dovevano allattare, dovevano disfarsi delle protesi; ora non è più necessario.
    Leggermente più complessi gli interventi per alzare o ridurre il seno; l'operazione, infatti, prevede delle cicatrici che poi potrebbero diventare a vista e, inoltre, potrebbero prodursene anche all'interno dei tessuti, rendendo il seno duro ed innaturale.

    Anche i reggiseni giocano un ruolo estremamente importante nella cura del seno. Guai a non indossarlo tutti i giorni; si rischierebbe di ritrovarsi con un seno cadente e poco tonico. Il seno, infatti, non ha muscoli propri e, a lungo andare, se non sostenuto adeguatamente, può rilassarsi più del dovuto. Il reggiseno, invece, lo protegge dai traumi e dalle oscillazioni sostenendolo a dovere. Se avete un seno grande, sceglietelo con spalline larghe, perché sostiene meglio, se il vostro seno è abbondante sceglietelo "contenitivo", così non uscirà dalle coppe. Potete anche utilizzare i cosiddetti push-up, ma con parsimonia, perché stringono abbastanza. Evitate invece i classici "triangolini" tutto moda e niente sostegno, adatti soltanto a chi ha un seno veramente piccino.

    Spesso si sente dire che, per tonificare il seno, esistono metodi naturali, tra cui la birra. In realtà è una leggenda metropolitana; la birra non tonifica, ma ingrassa e rende il seno più grosso soltanto se la persona in questione mette su chili soprattutto sul seno anziché sul giro vita o sulle cosce. Invece, c'è in natura un elemento che può rendere il seno più sodo ed è la soia. Essa contiene degli ormoni, i fitoestrogeni, ed agisce come la pillola anticoncezionale (anch'essa a base di ormoni), ma in modo naturale.

    Lo sport può essere d'aiuto; l'esercizio fisico, infatti, tiene dritta la spina dorsale e tonifica i muscoli. Il seno, che di muscoli propri non ne ha, sfrutta quelli che partono dalle ascelle ed arrivano trasversalmente al collo. L'esercizio che tonifica questi muscoli rende il seno più sodo, ma non è vero che lo rende più grosso. Lo sport che, per eccellenza, aiuta a tonificare il seno è il nuoto, innanzitutto perché il contatto con l'acqua fredda tonifica la pelle e poi perché le bracciate esercitano proprio i muscoli di cui il seno si serve per stare su.

    Anche le creme cosmetiche possono molto per la bellezza del vostro seno. Se decidete di fare dei massaggi, scegliete un'estetista esperta, che potrete riconoscere dalla tecnica che usa. Le migliori sono quelle che picchiettano delicatamente il seno tenendoci una mano sopra messa a coppetta. Sono difficili da imitare a casa con il fai-da-te; allora potrete utilizzare un altro metodo, quello di disegnare un "8" tra i due seni. Abbiate cura del seno soprattutto durante la gravidanza. I seni grossi non cambieranno molto; quelli piccoli, invece, avranno una crescita esuberante, ma ritorneranno come prima subito dopo l'allattamento. È importante, allora, premunirsi e mantenere elastica la pelle per evitare cedimenti e smagliature. Sul mercato di sono creme di tutti i tipi; scegliete quello più adatto alle vostre esigenze e cominciate subito. L'estate vi aspetta e vi sentirete a vostro agio sapendo di poter mostrare un décolleté da diva.

    Ma che gambe!

    "Ma le gambe, ma le gambe a me piacciono di più" recitava il testo di una canzone di qualche decennio fa. E, in realtà, per avere delle belle gambe una donna sarebbe disposta a tutto, anche a rimetterci la pelle (non sono stati rari i casi di donne decedute durante interventi di liposuzione effettuati da mani poco esperte).
    Eppure, a volte basta molto meno di una liposuzione; basta, ad esempio, alimentarsi in maniera giusta, facilitare la circolazione, insomma mantenerle sane nel tempo. Forse non si avranno delle gambe meravigliose come quelle delle Kessler, ma certamente si potranno mostrare quelle che si hanno in tutta la loro bellezza.

    Innanzitutto, è importante che le gambe siano proporzionate al resto del corpo e poi bisognerebbe avere i canonici tre spazi: uno tra le caviglie, uno tra le ginocchia e l’ultimo a metà coscia. Se questi spazi non si vedono, allora bisognerà prendere in considerazione la possibilità che qualcosa non vada, per problemi osteoarticolari, per questioni di sovrappeso o obesità, ecc. Purtroppo, le gambe sono, al tempo stesso, un elemento molto ammirato, ma anche il più a rischio di stasi venosa. I fattori di rischio sono tanti: a parte l’obesità o sovrappeso, ci sono anche il fumo, l’alcol, la sedentarietà, l’ereditarietà. Tutte queste situazioni provocano un ritorno venoso assai difficoltoso, causando, di conseguenza, cellulite, varici, edemi, fino a formicolii e torpore degli arti.

    Cosa fare?
    Spesso basta dimagrire, in caso di sovrappeso o obesità, fare attività sportiva aerobica ed eventualmente associarvi dei massaggi con linfodrenaggio. Se la situazione è più grave, è bene rivolgersi ad un angiologo che saprà consigliare la migliore terapia. E poi qualche consiglio pratico per “trattarle bene”:

    Quando lo sguardo è spento

    Gli occhi sono da sempre lo specchio dell'anima. Ma sono anche un'arma di seduzione e vanno curati perché siano sempre belli ed efficienti. Ma ci sono due grandi nemici giurati degli occhi in buona salute: le occhiaie e le borse.

    Le occhiaie
    Le occhiaie sono tipicamente quei segni bluastri che compaiono sotto gli occhi, solitamente quando il sonno non è stato sufficiente oppure quando la stanchezza in generale ha lasciato un segno nel nostro organismo. In generale le occhiaie sono eventi temporanei, cioè spariscono spontaneamente, in questo caso, sono spesso la conseguenza di stress, fumo, alimentazione sbagliata, mancanza di sonno, tensione, attività fisica o mentale eccessiva o anemia, nei casi più gravi. Ma le occhiaie possono anche essere permanenti. Solitamente, questa situazione è provocata da pelle molto sottile, tanto da far intravedere il microcircolo sottostante, oppure, negli individui di pelle scura, può essere causata da un accumulo di melanina o ancora da una abnorme dilatazione dei capillari.

    Per evitare che le occhiaie si vedano basta utilizzare un correttore leggermente più chiaro rispetto alla propria pelle, avendo l'accortezza di sfumarlo e di tamponarlo con la cipria; è bene, inoltre, evitare di utilizzare il mascara o la matita per la palpebra inferiore, che accentua eventuali occhiaie. La prevenzione, invece, si fonda soprattutto sullo stile di vita, privilegiando la regolarità del sonno, ma può essere utile anche struccarsi con accuratezza la sera prima di andare a letto, non esporsi a fonti di calore troppo forti, sia naturali che artificiali, ed utilizzare creme a base di vasocostrittori, evitando quelle troppo grasse.

    Le borse
    Anche queste, come le occhiaie, sono spesso sintomo di una vita disordinata, soprattutto se sono temporanee. Quando invece si tratta di eventi permanenti, bisogna cercare la causa nell'invecchiamento cutaneo. Con gli anni, infatti, la pelle si rilassa e "scende". Anche i disturbi legati alla tiroide, le patologie a carico di reni, occhi e cuore possono provocare borse sotto gli occhi.

    Per far in modo che le borse non si vedano, si possono effettuare degli impacchi freddi di malva o camomilla, facendo seguire all'impacco l'applicazione di creme vitaminiche con azione drenante, che possono agire anche come azione preventiva. Per eliminare del tutto le borse, invece, solitamente si deve ricorrere alla chirurgia estetica. La blefaroplastica rimuove il tessuto adiposo, ricostruisce il tessuto cutaneo ed elimina quindi la discesa della pelle. L'intervento si esegue in anestesia locale senza bisogno di ricovero. Altra soluzione è l'intervento con il laser, che risolve le borse non lasciando cicatrici. L'intervento viene eseguito in ambulatorio in anestesia effettuata per infiltrazione.

    I ritocchi del trucco
    L'occorrente per essere in ordine anche a tarda sera con il trucco del mattino? Semplice: un rossetto, un ombretto, un mascara, un fard compatto, un fard rosato ed una cipria. Vediamo come utilizzarli al meglio.

    Al mattino
    Innanzitutto, al mattino bisogna truccarsi con la massima cura perché il ritocco serale abbia un effetto quanto più vicino è possibile al trucco solito. Utilizzate il fard più coprente possibile, quello che si stende con la spugnetta. È importante metterne un velo e poi togliere il superfluo tamponando con un fazzolettino di carta. È anche importante sceglierlo del colore giusto, solitamente dello stesso colore della pelle. Questo perché, quando il fard comincerà a sciogliersi a causa della pelle grassa (quella più vicina al naso), non restino macchie evidenti dove si è sciolto più rapidamente.

    Il ritocco serale
    Passate un velo del fondotinta che avete utilizzato il mattino per ritoccare il trucco sul viso; potete anche scegliere di stendere un velo di fard rosato al di sotto del solito fondotinta per dare un tocco di arrossamento naturale al viso. Passate quindi la cipria; scegliete quella compatta, così eviterete che cada sui vestiti durante la giornata o durante il ritocco per la serata. Ricordate di portare con voi anche la spugnetta del fondotinta ben lavata; potrete utilizzarla, da un lato, per stendere il trucco, e, dall'altro, per sfumarlo.

    Gli occhi e le labbra
    Innanzitutto un consiglio: non pensate di struccarvi a metà e rifare parte del trucco mattutino; il risultato sarebbe pessimo. Piuttosto, cercate di riprendere il trucco del mattino laddove si è sfumato troppo oppure si è completamente tolto. Questo vi eviterà probabili arrossamenti, soprattutto agli occhi, e/o sbavature legati allo sfregamento e alla detersione del trucco. Portatevi dietro per i ritocchi dei pennellini con la punta di spugna e dei cotton-fioc ed avvolgeteli in un fazzolettino prima di metterli in borsa; eviterete così di trovarli sporchi impolverati quando dovrete utilizzarli.

    Con i cotton-fioc potrete ripulire i bordi della bocca prima di passarvi il rossetto e la matita per le labbra. Evitate anche di ripassare il correttore; invece, utilizzate al suo posto un po' di fard, che vi aiuterà a nascondere meglio piccole rughe d'espressione attorno ad occhi e bocca. Inoltre, scegliete sempre un rossetto opaco, poiché quelli lucidi sono meno resistenti e preferite gli ombretti in polvere compressa perché hanno bisogno di meno attenzioni. Ricordate anche che, se prima di stendere il trucco al mattino, passate un velo di cipria, perfino sulle ciglia prima del mascara, otterrete un effetto più duraturo.

    Struccarsi come si deve

    Un imperativo del mondo del trucco è quello di andare a letto con la faccia pulita. Cioè, struccarsi in maniera profonda ed accurata per evitare impurità e successivi problemi della pelle. Due sono gli "strumenti" indispensabili per struccarsi come si deve: il latte detergente ed il tonico.

    Il latte detergente
    È lo strumento più importante, quello da cui non si può prescindere per struccarsi in maniera profonda. Il latte detergente, solitamente in formulazione fluida, infatti, toglie tutto il trucco dal viso senza lasciare traccia, in maniera delicata ma a fondo. Per chi ha la pelle secca, invece, è consigliabile la formulazione in crema, più nutriente ed idratante. Per le pelli grasse o miste è preferibile un latte detergente arricchito con le vitamine B6 ed F che regolano l'attività delle ghiandole sebacee, mentre per le per le pelli mature si può utilizzare una crema molto nutriente. Il latte detergente va massaggiato sulla pelle del viso per un paio di minuti e risciacquato con acqua fresca.

    Per struccare occhi e labbra devono essere utilizzati dei prodotti specifici, perché si tratta di zone molto delicate. Soprattutto se adoperate rossetti a lunga tenuta, è indispensabile struccarsi bene con prodotti particolari che contengano sostanze in grado di eliminare il trucco ma senza danneggiare le labbra. Anche in questo caso, il latte detergente va massaggiato con le dita e quindi risciacquato con acqua fresca. Lo struccante per gli occhi va utilizzato soprattutto se si utilizza il mascara waterproof, ma in ogni caso va scelto un prodotto specifico. In commercio ce ne sono per tutti i gusti (per chi porta le lenti a contatto, anti-età, ?) sempre a pH neutro e costituiti da sostanze delicate specifiche per contorno occhi e palpebre.

    Il tonico
    È un prodotto che viene utilizzato per donare luminosità alla pelle dopo essersi struccati. È consigliabile usarlo sempre poiché elimina gli eventuali residui di latte detergente che impedirebbero altrimenti alla pelle di respirare. In commercio ce ne sono per tutti i tipi di pelle ed è controindicato solo se ci sono brufoli o pelle arrossata. Se la pelle è secca, è preferibile utilizzare dell'acqua termale in confezione spray; se la pelle è grassa, va bene uno ad effetto riequilibrante ed astringente; nel caso di pelle normale, va bene un tonico non alcolico, mentre per le pelli mature è consigliabile un tonico ad effetto esfoliante. Il tonico da versato su un paio di dischetti di cotone e passato su tutto il viso.

    Se siete di fretta
    Se avete fretta potete utilizzare due "surrogati" altrettanto efficienti. Le salviettine sono l'ideale per chi è in viaggio o in vacanza. Hanno un'azione un po' più superficiale del classico detergente, ma sempre meglio che non struccarsi! Possono essere utilizzate anche per le labbra e gli occhi e rendono la pelle fresca ed idratata. Ci sono salviettine specifiche per i diversi tipi di pelle, prodotti solitamente in tessuto microaerato in modo da non irritare la pelle.

    In alternativa, si può usare un detergente composito, cioè che agisca da latte e tonico contemporaneamente. Questi prodotti sono molto efficaci nella pulizia e sono adatti anche per labbra ed occhi. Vanno bene per ogni tipo di pelle, sebbene con pelli grasse lascino la sensazione di unto. Il prodotto va applicato versandolo su un dischetto e passandolo sul viso senza strofinare.

    La depilazione permanente
     

    Con l'estate si ripropone il problema dei peli superflui. Donne ed uomini di questa generazione sono sempre più attenti ad una depilazione completa, soprattutto in vista dell'estate e dell'inevitabile messa a nudo del proprio corpo per i bagni di sole. E allora l'uso di creme, rasoi, cerette a caldo e freddo, depilatori elettrici e via dicendo. Negli ultimi anni, però, molti si sono rivolti ad una nuova tecnica definitiva per ottenere una depilazione permanente.

    La depilazione permanente è un risultato che si può ottenere tramite delle applicazioni laser, da effettuarsi in un centro medico specializzato. Il laser utilizzato è normalmente quello ?a diodi?, che riesce a distruggere il bulbo pilifero attaccando la melanina che vi è contenuta. Un buon risultato può essere ottenuto dopo 3-6 sedute, da effettuarsi a distanza di un mese l'una dall'altra. I peli, infatti, non hanno tutti lo stesso momento di crescita, ma attraversano delle fasi di crescita, detta anagen, di riposo, detta catagen, e di caduta, detta telogen. È nella fase di crescita che la melanina si trova nel bulbo e può essere riconosciuta dal laser e quindi attaccata e distrutta. Il trattamento va quindi pianificato per tempo con il medico che lo effettuerà.

    La depilazione con il laser può essere effettuata in qualsiasi periodo dell'anno, anche in estate. In questo caso, però, bisogna fare attenzione nell'evitare di esporsi al sole per una settimana dopo la seduta, mentre prima di presentarsi al trattamento è consigliabile fare uno scrub per eliminare le cellule morte ed i residui dell'abbronzatura.
    Inoltre, il laser può essere utilizzati in qualsiasi parte del corpo, tranne che intorno agli occhi; il laser, infatti, potrebbe confondere il colore scuro della retina con il colore scuro del bulbo pilifero e provocare danni irreparabili. Inoltre, agendo solo sul bulbo pilifero, la depilazione laser è adatta anche a chi soffre di varici, perché non incide sulla salute dei capillari.

    Il laser assicura un'ottima depilazione permanente, ma bisogna sempre distinguere da persona a persona. Per questo motivo, è fondamentale la visita medica completa. Il dottore che si occuperà delle sedute, infatti, deve valutare preventivamente la percentuale di riuscita del trattamento ed eliminare eventuali cause di ipertricosi esaminando da vicino il fototipo ed il tipo di peli della paziente. Per chi ha peli molto chiari o addirittura bianchi, infatti, è inutile sottoporsi alle sedute, poiché il laser non "vede" il bulbo, quasi completamente privo di melanina. Anche alle persone che presentano un fototipo che si abbronza facilmente ed intensamente è sconsigliata questa tecnica, perché rischierebbero una iperpigmentazione o ipopigmentazione, cioè la comparsa rispettivamente di macchie scure o macchie chiare.

    Prima...
    Dopo la visita medica è il momento di preparasi alle sedute. È vietato utilizzare cerette prima del trattamento; il giorno della seduta la parte da depilare va ripulita con il rasoio o con la crema depilatoria, idratando la pelle con una buona crema.
    Le sedute vanno programmate di mese in mese con il medico, tenendo conto della ricrescita del pelo ed anche della propria disponibilità economica. Già, perché uno dei più grandi difetti di questa tecnica è proprio il costo che può raggiungere anche i 500 euro per una seduta di mezz'ora.

    ...e dopo
    La pelle può presentarsi un po' arrossata, anche se la seduta è stata eseguita ad opera d'arte. Talvolta, l'arrossamento può accompagnarsi alla comparsa di piccoli rigonfiamenti, che però vanno via entro due giorni. Il trattamento è completamente indolore, al massimo può dare leggermente fastidio l'applicazione del laser, che però può essere ovviata grazie al fatto che oggi, in punta, la temperatura è molto bassa, fornendo alla paziente un effetto fresco ed anestetico. L'importante, dopo il trattamento, è idratare la pelle a dovere ed evitare l'esposizione al sole per circa una settimana.

    Il peeling

    Il termine, proveniente dal verbo inglese to peel (sbucciare, pelare), sta ad indicare una serie di trattamenti cosmetici e medici volti a migliorare la qualità della pelle del viso, a renderla più elastica e luminosa.
    Anche nell'antichità il peeling era conosciuto, ovviamente non con le metodiche di oggi, ma con l'uso di pietre pomici, polveri di fiori e piante, succhi di agrumi, soprattutto il limone, perfino il latte. In pratica, tutte le sostanze acidule erano un mezzo per rendere la pelle più levigata e luminosa.

    L'esfoliazione della pelle permette di accelerare il ricambio cellulare, l'eliminazione delle cellule della pelle danneggiate ed attivare la produzione maggiore di collagene ed elastina. Per queste sue caratteristiche, il peeling è un trattamento riparatore in situazioni quali la cheratosi, l'invecchiamento cutaneo, le smagliature, l'acne e le cicatrici da essa derivate, la dermatite seborroica.

    Il peeling può arrivare a diverse profondità della pelle: può limitarsi allo strato corneo superficiale, può estendersi ad una profondità media, toccando l'epidermide e il derma papillare, può arrivare in grande profondità ed agire fin sul derma reticolare.
    A seconda della profondità da raggiungere e del tipo di acido utilizzato, si può parlare quindi di 6 stadi di peeling: peeling preparatorio (molto blando, utilizzabile anche a casa e, solitamente, adoperato come cosmetico oppure come preparazione al peeling vero e proprio), debolissimo, debole, medio-debole, medio e forte. Ovviamente, maggiore è la profondità di pelle raggiunta, migliori saranno i risultati, ma maggiori saranno anche i rischi a cui il paziente può andare incontro e gli effetti collaterali. Inoltre, bisogna tener conto del fatto che non tutte le zone del viso sono uguali, quindi uno stesso tipo di peeling può dare ottimi risultati in una zona e risultati medi in un'altra.

    Il trattamento successivo al peeling è di grande importanza perché la pelle rimanga elastica e soprattutto non si abbiano effetti collaterali spiacevoli. È importante, quindi, che il viso venga lavato con un detergente molto delicato, e con estrema delicatezza, ed asciugato tamponando e non strofinando per evitare irritazioni. È bene assicurarsi che la pelle sia sempre ben nutrita ed idratata, magari con un emolliente da applicare sempre con molta delicatezza. Infine, va assolutamente evitata l'esposizione a lampade solari e al sole per almeno due mesi dopo il trattamento, soprattutto per chi ha una pelle scura che rischia l'iperpigmentazione.

    Il peeling domiciliare o scrub

    Le creme esfolianti che si utilizzano a casa non hanno generalmente controindicazioni, tranne nei casi di allergia alle sostanze contenute. Come tutti i prodotti di bellezza, si raccomanda di fare una prova in una parte nascosta del viso, in modo che, semmai vi dovessero essere reazioni allergiche, non siano immediatamente visibili e si possa sospendere il trattamento senza ulteriori danni.
    Se avete una pelle normale o grassa, potete utilizzare la crema esfoliante due volte a settimana; se invece la pelle è particolarmente irritabile, è consigliabile l'utilizzo una volta ogni due settimane. In ogni caso, è necessario poi idratare la pelle nei giorni successivi per permettere alla pelle di reidratarsi e mantenersi elastica.

    Le creme esfolianti sono ad azione meccanica quando contengono abrasivi naturali o chimici e svolgono la loro azione quando vengono massaggiati sul viso; vengono distribuite su tutto il viso dopo averlo bagnato leggermente, vanno fatte riposare per circa 5 minuti e poi risciacquate con acqua tiepida. Infine va applicata la crema idratante.
    Quelle ad azione chimica, invece, contengono agenti chimici, quali acido glicolico, salicilico, acidi della frutta, ecc., che fanno diminuire la tensione della superficie permettendo alle cellule nuove di risalire. L'unica controindicazione è l'utilizzo durante i mesi caldi, quando l'esposizione ai raggi del sole è maggiore. Queste creme vanno distribuite sul viso dopo averne effettuato la pulizia e lasciate agire per circa 15 minuti per risciacquare poi con acqua tiepida. Anche in questo caso, alla fine del trattamento va applicata la crema idratante.
    Ci sono poi creme ad azione combinata, che abbinano l'effetto delle creme ad azione meccanica con quello delle creme ad azione chimica. In questi casi, bisogna leggere molto attentamente le istruzioni e non superare mai i tempi di azione poiché ognuna ha una metodologia di applicazione ed azione diversa.

     

    LO CHIGNON
     

    Proveniente, come lo conosciamo oggi, dai territori francesi, che dettavano legge in fatto di moda qualche secolo fa, lo chignon è considerato il tipo di pettinatura più classico, adatto ad ogni donna e ad ogni occasione. Eppure, non tutti sanno che lo chignon era già presente nell'antica Roma, dove le matrone romane indossavano chignon posticci prodotti con i capelli tagliati alle schiave nordiche (e quindi biondi) che sovrapponevano ai propri capelli. E come un filo rosso che si insegue nei secoli, ritroviamo questa deliziosa pettinatura anche nei quadri delle dame rinascimentali, guarnita di pietre preziose o nastri colorati. I tipi di chignon sono fondamentalmente tre: quello tirato e curato, quello un po' disordinato e quello a banana. Vediamoli insieme.

    Lo chignon tirato
    È il tipo di chignon più classico, perfetto alle donne con viso regolare e sfilato. Pettinarsi così è abbastanza facile. I capelli vanno pettinati tutti all'indietro, magari passando un po' di acqua o gel che non attacca sulla superficie. I capelli vanno quindi stretti in un piccolo chignon molto basso, quasi all'attaccatura della nuca. Ornateli poi con fermagli impreziositi, oppure con nastri colorati, fiori di stoffa o ancora delle bacchette tipo orientali. Sconsigliato a chi ha un naso troppo pronunciato e a chi ha superato i 50 (per non rendere le prime rughe troppo evidenti), questo tipo di chignon va bene sia con abiti da sera che con abbigliamento più casual. Ultimo tocco: utilizzate degli orecchini che riescano a valorizzare bene il volto messo in evidenza da questa pettinatura.

    Lo chignon disordinato
    Appare proprio come viene definito, disordinato, quasi sciatto e invece l'impressione che se ne riceve non è affatto la realtà. Questo chignon, infatti, viene costruito appositamente disordinato per dare la sensazione di naturalezza e di spontaneità. Proprio per questo motivo sta benissimo alle giovanissime e conferisce loro un certo sex-appeal, mentre non è indicato per le donne più mature, alle quali darebbe invece un'impressione di trascuratezza. I capelli vengono raccolti al centro della testa lasciando fuori qualche ciocca ribelle che sembra essere appena scappata dallo chignon, ed è proprio questo che dà la sensazione di qualcosa di non preparato.

    Lo chignon a banana
    Tipico degli anni '50 e '60, lo chignon a banana si adatta a qualsiasi donna con un viso regolare e soprattutto a quelle che hanno i capelli un po' corti sulla fronte, che possono essere sistemati in un ciuffo di lato. I capelli vanno tirati tutti indietro e di lato, magari verso sinistra. Poi, poggiando l'indice della destra al centro della nuca, arrotolare i capelli intorno al dito e fermarli con le forcine, facendo in modo che non si scorgano (sceglietele dello stesso colore dei capelli).
    Sconsigliato
    a chi è molto giovane, poiché è una pettinatura propria da signora matura, e a chi va di fretta, poiché lo chignon a banana si disfa molto facilmente, quindi ha bisogno di essere preparato e laccato con cura e di essere portato con "tranquillità".
    Una bocca sensualeD'estate o d'inverno, al cocktail party o al teatro, con gli amici o col proprio partner, il desiderio delle donne è avere una bella bocca sensuale. Ma come deve essere una bocca per essere perfetta? E come fare se la natura non ci ha regalato una bocca proprio da diva? Innanzitutto una bocca perfetta dovrebbe essere né troppo carnosa, né troppo sottile, con contorni ben delineati ma non aggressivi e senza nei, cicatrici o macchie. Se la natura non vi ha dotato di un simile tesoro, niente paura, con un trucco adeguato potrete raggiungere risultati eccellenti, da vera star.

    Pronte? Via con il trucco

    Il primo passo per truccare al meglio le vostre labbra parte da una buona idratazione. È importante che le labbra, come il resto del vostro corpo, siano idratate perché risultino giovani ed elastiche. Le labbra hanno bisogno di difese dagli agenti esterni perché non sono capaci di proteggersi da sole. Infatti le ghiandole sebacee che secernono grasso e proteggono la pelle, non sono presenti sulle labbra, ecco perché dobbiamo aiutarle noi con qualche accorgimento. Il rossetto idrata, ma è sempre meglio utilizzare un prodotto specifico, come il burro di cacao o gli stick a base di vitamine e grassi. Mai invece passare la lingua per inumidirle; la saliva è molto aggressiva ed otterreste l'unico risultato di screpolarle ancora di più.

    La seconda fase è preparare la base al rossetto. Utilizzate un fondotinta che si avvicini al colore della vostra pelle ed applicatelo con una spugnetta di lattice. Appena steso il fondotinta, passateci sopra anche un po' di cipria (in modo che gli effetti della matita durino di più). Quando tutto è pronto potete passare al colore. Scegliete una matita più scura della vostra pelle e delineate il contorno. Utilizzate quindi un pennellino con la punta piatta per stendere il rossetto. Fatene due passate, tamponando dopo la prima passata e facendo la seconda con abbondante prodotto.

    Il contorno non è di contorno

    Delineare il contorno labbra non è cosa da niente, visto che poi tutto ciò che segue si limita a ?riempire? la bocca delimitata da questo contorno. Quindi, vediamo come poterlo delineare al meglio. Innanzitutto, bisogna individuare 6 punti che vi facciano da guida: il centro superiore ed inferiore, i due lati ed i due vertici del labbro superiore. Se gli angoli sono poco delineati, evidenziateli calcandoli e prendendo come riferimento la fessura della bocca.

    Se le labbra sono piuttosto carnose, dopo aver mascherato il contorno naturale con il fondotinta, delineatene uno più piccolo con una matita scura e ben appuntita; fate la linea in maniera non troppo marcata e soprattutto senza spigoli eccessivi. Utilizzate rossetti con colori chiari e poco accesi.
    Se, invece, avete delle labbra sottili che non sporgono, delineate un contorno nuovo che sia distante da quello naturale di 2 millimetri circa, sfumando la matita verso l'interno ed applicando un rossetto neutro; se invece sporgono un pochino, ricalcate il vostro contorno naturale, utilizzando un rossetto chiaro ed un lip gloss al centro, così che le labbra risultino più carnose.

    Come medusa...

    Avere dei capelli meravigliosi è sempre stata un’esigenza femminile, capelli vaporosi, lucidi, lunghi, morbidi, in una parola, sani. Spesso, purtroppo, sebbene ci sia questa esigenza, i risultati non rispecchiano le aspettative; molte donne si lamentano della propria chioma perché i capelli si presentano opachi, oppure troppo sottili, o ancora, crespi, elettrici, insomma indomabili, un po’ come le serpi in testa a Medusa.
    Come fare in modo, allora, che la cura dei capelli non diventi una fonte di dolore e stress?

    Ad ogni capello il suo trattamento

    Se avete dei capelli elettrizzati è perché sono secchi e basta un niente per renderli elettrici e senza piega. Se i vostri capelli sono così evitate di stirarli o di asciugarli con spazzola e phon ciocca per ciocca, meglio lasciarli asciugare al sole oppure col phon tiepido e senza toccarli; scegliete inoltre di pettinarli con prodotti fatti di materiale naturale (osso o legno) che scaricano eventuale elettricità, nutriteli applicando sempre del balsamo dopo lo shampoo e di tanto in tanto utilizzate delle creme ristrutturanti per rinvigorirli.

    Se avete invece dei capelli crespi, utilizzate uno shampoo che li ammorbidisca ed eventualmente ricorrete ad un taglio corto perché restino più ordinati; quando asciugate i capelli, fatelo sempre con spazzola e phon e mai al vento ed evitate ripetute spazzolature quando sono asciutti perché si elettrizzano facilmente e diventano irrecuperabili.

    Troppe tinture, permanenti ravvicinate, phon eccessivamente caldo, ma anche vento e calore intenso possono rendere i capelli opachi; questo è dovuto al sollevamento delle piccole scaglie di cheratina che ricoprono il fusto del capello che gli impedisce di riflettere la luce, dando quel senso di opacità che è così brutto a vedersi. Per contrastare questa opacità, lavate i capelli con acqua fredda o tiepida, applicate del balsamo lucidante dopo lo shampoo e, quando li asciugate, evitate un phon troppo caldo, ma regolatene la temperatura e la distanza dalla vostra testa.

    Altro problema è rappresentato dai capelli grassi; spesso, chi ha i capelli grassi li lava più spesso; ebbene è la prima cosa da non fare perché le ghiandole sebacee stimolate più spesso producono più sebo e quindi ingrassano di più il cuoio capelluto facendovi entrare in un circolo vizioso. Per lo stesso motivo, non utilizzate shampoo per capelli grassi, ma per capelli normali.

    Famigerate doppie punte

    Problema annoso e frequentissimo, le doppie punte affliggono milioni di donne e talvolta spingono ad una soluzione radicale: il taglio cortissimo. In effetti, le doppie punte possono interessare donne con i capelli lunghi, oppure secchi, in generale chiunque abbia capelli fragili.
    Le scaglie di cheratina infatti, in queste situazioni, si staccano facilmente dal fusto del capello provocando le doppie punte e rendendo opachi i capelli. Un taglio di qualche centimetro può risolvere il problema soltanto momentaneamente.

    Allora bisogna agire alla radice. Innanzitutto utilizzate uno shampoo delicato perché il lavaggio con prodotti troppo aggressivi può inaridire il capello e portarlo alle doppie punte; non dimenticate mai il balsamo, che restituisce ai capelli vigore e lucentezza; regolate sempre la temperatura del phon sul tiepido e, se possibile, cercate di evitare permanenti e tinture troppo ravvicinate e tutto quello che può provocare aridità del capello.

     

     

    L'antirughe economico

    Le rughe sono il nemico uno di tutte le donne. Basti vedere quanti tipi di creme antirughe esistono in commercio e quanto le donne sono disposte a spendere e a sopportare in termini anche di dolore per eliminare gli inestetisimi del viso. Questo perché le rughe sono il primo segno evidente del tempo che passa ed alcune donne non sono disposte ad accettarlo. La lotta alle rughe deve, però, cominciare presto, intorno ai 30 anni, e deve essere costante.
    L'applicazione di creme idratanti ed una cura specifica e scrupolosa del proprio viso può ritardare il rilassamento dei muscoli facciali e, di conseguenza, la comparsa delle rughe.

    Ma c'è un'altra arma, economica e alla portata di tutte, per ritardare la comparsa delle rughe; è la ginnastica del viso. Sono sufficienti circa 20 minuti alla mattina appena sveglie oppure alla sera prima di andare a letto per ritrovarsi con un viso più giovane di almeno 5 anni. Il viso ha ben 57 muscoli, che gli permettono di muoverlo e conformarlo alle varie espressioni. Eppure, di questi muscoli, quotidianamente, ne usiamo ben pochi, così, con il passare del tempo, essi si rilassano e perdono elasticità, provocando la perdita di compattezza del grasso sottocutaneo. Per ritardare questo rilassamento, si possono effettuare dei veri e propri esercizi che aiutano anche la microcircolazione. Gli esercizi vanno effettuati una volta al giorno davanti allo specchio.

    PER LE GUANCE

    Ponete gli indici agli angoli delle labbra tirando verso l'esterno e contemporaneamente opponete resistenza chiudendo la bocca come per pronunciare la vocale ?O?. Ripetete per 10 volte.

    Dopo aver chiuso la mano a pugno, massaggiate con le nocche le guance partendo dallo zigomo ed arrivando al mento. Effettuate quindi il movimento in senso contrario. Ripetete 10 volte.

    PER LE LABBRA

    Chiudete le labbra come per dare un bacio, poi apritele come per gridare. Ripetete l'alternanza per 10 volte.

    Muovete la mandibola prima in verticale aprendo la bocca, poi muovendola verso destra e verso sinistra alternativamente. Ripetete l'esercizio per 10 volte.

    Chiudete forte gli occhi e stringete le labbra per poi spalancare tutto contemporaneamente. Ripete per 10 volte.

    Gonfiate le guance ?a palloncino? e cacciate l'aria fuori lentamente. Ripetete 10 volte.

    PER LE PALPEBRE

    Poggiate gli indici sulle sopracciglia premendo verso il basso mentre tentate, per contrastare il movimento, ad alzarle. Ripetete l'esercizio 10 volte e poi concludetelo mantenendo la tensione per circa 30 secondi.

    Contraete i muscoli delle sopracciglia come se foste arrabbiate, poi spalancate gli occhi come quando vi meravigliate. Alternate la sequenza per 10 volte.

    Poggiate di nuovo le dita sulle sopracciglia ed i pollici sugli zigomi parallelamente alla punta del naso. Muovete le mani verso le orecchie e poi tornate nella posizione iniziale. Ripetete l'alternanza 10 volte.

    PER MENTO E COLLO

    Buttate indietro la testa,tendendo i muscoli del collo ed il mento, e ritornare poi in posizione iniziale. Ripetete 10 volte.

    Inclinate quindi la testa a destra e a sinistra e ripetete l'alternanza per 10 volte.

    Poggiate i polpastrelli sul mento e premete delicatamente fino ad arrivare alle orecchie e viceversa. Ripetete per 10 volte.

    Un aiuto agli esercizi
    Per far sì che gli esercizi producano il massimo effetto, abbinateli a questi due piccoli accorgimenti:
    • se le palpebre sono un po' gonfie ed hanno bisogno di una ?terapia d'urto?, poggiate sulle stesse, per un paio di minuti, un po' di ghiaccio tritato infilato in una bustina avvolta poi in un panno di cotone;
    • se, invece, avete bisogno di rinvigorire le labbra, dopo gli esercizi fate un impacco con un prodotto specifico e lasciatelo agire per circa 10 minuti, eliminandolo quindi con acqua tiepida.

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    Massaggi in spiaggia? Una debolezza che si può pagare cara Qualche settimana fa la notizia è rimbalzata di giornale in giornale: una donna ceca in vacanza a Caorle (Venezia) si è concessa un massaggio su un lettino in spiaggia fatto da una donna cinese e, poco dopo, è morta dopo aver lamentato dolori lancinanti alla cervicale.
    Difficile confermare un collegamento tra il massaggio improvvisato e il decesso della quarantunenne Alena Petrusca, ma di certo questo fatto di cronaca ha acceso polemiche e infiammato associazioni di categoria che da anni lanciano l’allarme sui massaggi in spiaggia.

    ____________________________

    IN SPIAGGIA BELLA E PROTETTAFinalmente l'estate e le sospirate vacanze permettono di rilassarsi e spendere qualche minuto in più davanti allo specchio rispetto ai giorni in cui siete impegnate per lavoro o per studio. Prima di scendere a mare, a godervi il sole in tutta tranquillità, però, dovete sapere che anche d'estate, sebbene l'abbronzatura vi regali una pelle ambrata, vale la pena truccarsi un po', per mettere in risalto i lineamenti. Ma bisogna adottare alcuni accorgimenti. Quando fate la doccia, ad esempio, utilizzate sempre un sapone neutro in piccole quantità, così eviterete che la pelle si secchi al sole. Evitate anche il deodorante o il profumo, poiché rende più sensibile la pelle al sole. Subito dopo, passate l'abbronzante; farà bene la parte della crema idratante e si assorbirà in modo che siate pronte per il sole quando scendete in spiaggia. Infatti, l'abbronzante ci mette almeno un quarto d'ora per essere assorbito dalla pelle e fare effetto.

    Con il sole che c'è, evitate di scendere in spiaggia senza trucco, perché anche quello protegge. E allora, passate un velo di rossetto o lip gloss sulle labbra, così eviterete che si formino bollicine e pellicine. Se togliete spesso gli occhiali da sole, assicuratevi di mettere anche l'ombretto; ve ne sono in commercio di quelli per il sole, ma anche quelli tradizionali vanno più che bene. Per quel che riguarda i capelli, spazzolateli e passatevi sopra lo spray solare per proteggerli; se sudate facilmente raccoglieteli, ma evitate i berretti, perché aumentano la traspirazione e li rendono più secchi. Ricordate anche di evitare, durante l'esposizione al sole, di assumere farmaci quali antibiotici, lassativi o pillole ormonali, poiché rendono la pelle più sensibile ai raggi solari. Se proprio non potete farne a meno, mettetevi sotto l'ombrellone, tanto vi abbronzate lo stesso.

    Per restare in spiaggia senza rischi, ecco qualche consiglio:
    • se non avete un buon motivo per rimanere sotto l'ombrellone (presenza di eritema, assunzione di farmaci particolari, ecc.), è preferibile fare solo una piccola sosta, poiché sotto l'ombrellone si forma una "cappa di caldo" che fa aumentare la temperatura corporea più di quanto accade sotto il sole; è preferibile, semmai, andare sul lido o nel bar dove almeno c'è più ventilazione;
    • se siete a prendere il sole a mezzogiorno, ricordate che è sconsigliato rimanere sotto il sole tra le 12 e le 15 perché i raggi solari sono notevolmente intensi; se proprio volete rimanerci, almeno adottate qualche trucco: bagnatevi spesso in mare o, in alternativa, con un secchiello, passate ogni tanto il solare con il filtro protettivo;
    • tornando dal mare, fate una doccia con acqua dolce, che possa lavare via abbronzante e sale.
    Dopo la doccia è d'obbligo il cosiddetto doposole. Questo prodotto è indispensabile per il riequilibrio della pelle dopo una giornata intensa di mare, sole e piscina. Qualunque tipo di doposole va bene, l'importante è che sulla confezione vi sia la scritta 'idratante'. Anche per quel che riguarda i capelli, uno shampoo può ridonare lucentezza e bellezza alla chioma. Basta un terzo della quantità solita ed abbondante acqua tiepida per lavare via il sale e la sabbia e qualche colpo di phon per ottenere una messa in piega da fare invidia.
    Anche per il trucco della serata, siate parche: l'ideale è un trucco sobrio che metta in luce i vostri lineamenti. Ricordate, chiaramente, tornate a casa, di struccarvi per bene, altrimenti rischiereste, il giorno dopo, di macchiare la pelle, e di applicare la crema da notte o semplicemente una crema idratante per essere pronta l'indomani ad un'altra giornata bella e protetta sotto il sole.

    (notizie inviatemi da Pagine Mediche).

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

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